Chrono Star Wars: Principessa Leia, di Mark Waid e Terry Dodson
L'esperto di Star Wars Fiorenzo Delle Rupi vi parla della miniserie Princess Leia, firmata Mark Waid e Terry Dodson
Principessa Leia
Sulla carta, le premesse sono intriganti: l'obiettivo che si prefigge Waid è quello di esplorare il tema della perdita di Alderaan, il pianeta natio/d'adozione di Leia Organa, argomento che per la sua immanenza può spalancare le porte a dimensioni più complesse e sofferte del personaggio e che per esigenze d'azione, sulle pellicole era stato liquidato con un "non c'è tempo per i ricordi tristi". Al fine di dedicare alla principessa Ribelle lo spazio necessario, Waid imbastisce per lei un'avventura indipendente, separata dai consueti Han Solo e Luke Skywalker con cui è solito fare gruppo. Al loro posto affianca una figura inedita, quella della pilota Ribelle Evaan, figura pragmatica e "popolana" che dovrebbe fare da contraltare alla figura "politica" e di comando incarnata da Leia, e che in teoria dovrebbe mettere in discussione il modo in cui la principessa ha deciso di onorare e di affrontare il tema della perdita del suo pianeta.
La vicenda prende una piega meno filosofica ed esistenziale e molto più pragmatica quando l'obiettivo della missione e della storia diventa quello di salvare un gruppo di Alderaaniani sopravvissuti. Il tema del pianeta distrutto è indubbiamente il filo conduttore della storia, che accomuna Leia, Evaan, i profughi e perfino alcuni degli Imperiali che si contrappongono alla principessa, originari a loro volta del pianeta scomparso. Purtroppo si tratta di un'unità d'azione che resta essenzialmente sulla carta, ma che dà alla storia un filo conduttore esile e confuso.
Princess Leia non è l'auspicata storia di approfondimento sulla figura di Leia Organa, e per buona parte del suo svolgimento vagola perdendosi in dissertazioni e temi secondari che non aiutano a capire cosa si sta leggendo e quale voglia essere il messaggio o il tema portante della storia. Giunti alla fine della corsa, il tutto si chiude con una rescue mission completata nei confronti dei suddetti profughi e poco altro.
La stessa Evaan, introdotta come coprotagonista della serie (e ben vengano le coprotagoniste originali, ma di Aphra ne nasce una ogni cento casi, purtroppo), è emblematica dell'indecisione sull'identità della storia: è antagonista e contraltare della principessa, ma allo stesso tempo è sua fedele alleata. Il suo punto di vista contrastante non è mai fonte di un vero conflitto tra le due, e anzi scompare lungo la strada abbastanza facilmente.
Ironicamente, le "deviazioni lungo il percorso" segnano i momenti più intriganti della serie, come per esempio la visita di Leia su Naboo e il parallelismo – suggerito soltanto a livello visivo – con la figura della madre Padmé, o il fugace incontro con i residui del lato oscuro lasciati impressi dalla presenza di Darth Maul nell'hangar di Theed. Se presa come semplice storia d'azione starwarsiana, Princess Leia può offrire una lettura interessante e onesta, senza picchi né baratri narrativi degni di nota. Come approfondimento o momento sotto i riflettori della protagonista, aggiunge poco o nulla al quadro complessivo e lascia alquanto a desiderare.
Non aiutano nemmeno i disegni di Dodson che, pur essendo qualitativamente soddisfacenti, offrono un'estatica leggera, rosea e quasi fiabesca che forse funzionerebbe bene se associato ad altre principesse narrative, ma che in questo caso favorisce un certo distacco del lettore dalla vicenda.
Anche se i problemi narrativi permangono, forse una storia come quella di Princess Leia avrebbe beneficiato maggiormente di uno stile più crudo e realistico come quello che Cassaday e Larroca avevano saputo creare per le serie portanti di allora.
In conclusione, con Princess Leia ci troviamo di fronte a una prima potenziale "falsa partenza" in quello che era stato un esordio in pompa magna per la produzione Marvel. Parlare di un insuccesso o di un passo falso sarebbe errato, ma la sensazione che permane è quella di una storia che lascia il tempo che trova. Fortunatamente, molte delle miniserie che seguiranno sapranno alzare il tiro.
Lato Chiaro
Un'avventura in solitario, lontana dai consueti protagonisti che finiscono per rubare la scena, fa bene al personaggio di Leia, che guadagna quantomeno tempi e spazi tutti suoi. Qua e là, qualche riflessione sulla perdita di Alderaan e le interazioni con gli altri profughi aggiungono comunque un minimo di profondità al tema toccato.
Lato Oscuro
Waid non va mai fino in fondo e non mette Leia né gli altri personaggi di fronte a una vera crisi, un vero sviluppo o una vicenda che lasci il segno in qualche modo. Da uno sceneggiatore della sua levatura e dal trattamento riservato ad altri personaggi Marvel, era lecito aspettarsi di più.
Giudizio Finale
Un'avventura senza infamia e senza lode che concede spazio e qualche momento interessante a una delle figure principali della saga non facilissima da trattare e coinvolgere nel modo giusto. Evita grossi passi falsi, ma non si lascia ricordare per niente di particolarmente incisivo.
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Storia: Mark Waid
Disegni: Terry Dodson
Prima edizione originale: Princess Leia #1/4 (Marvel Comics, febbraio - maggio 2015)
Ultima edizione italiana: Star Wars Collection: Principessa Leia (Panini Comics, marzo 2017)
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