Chrono Star Wars: Chewbacca, di Gerry Duggan e Phil Noto
L'esperto di Star Wars Fiorenzo Delle Rupi vi parla della miniserie Marvel dedicata a Chewbacca, di Gerry Duggan e Phil Noto
Siamo sempre nel vasto periodo di interregno tra Una nuova speranza e L’Impero colpisce ancora, dove i personaggi principali vivono buona parte delle loro avventure a fumetti, e va detto che il Wookiee è uno dei personaggi che più meritava una miniserie personale.
Chewbacca
Nelle scene d’apertura della storia, Chewie è lontano dagli altri eroi della Ribellione, si gode un po’ di meritato riposo, ovviamente di breve durata, e resta coinvolto nella tormentata vicenda familiare della piccola Zarro, una ragazzina appena fuggita dalla miniera dove lavorava come schiava, ma che ha lasciato il padre ancora prigioniero degli schiavisti e ha un disperato bisogno di aiuto per mettere a posto le cose. In breve, nella sua prima avventura in solitario, Chewie si ritrova a fare di nuovo da spalla a qualcun altro. E se è indubbiamente vero che nel corso delle sue vicissitudini con Zarro prenda l’iniziativa più volte piuttosto che seguire l’input che spesso riceve dagli altri eroi, ricade comunque nel ruolo che gli abbiamo visto coprire in continuazione: quello di protettore, di guardiano e di gigante buono che mette la sua forza smisurata a fin di bene.
Se la storia stenta a decollare, a impartire un valore aggiunto alla storia arrivano le tavole di Phil Noto: il celebre disegnatore e copertinista non delude, realizzando veri e propri dipinti e curandone personalmente la colorazione, per un effetto finale che riesce a essere allo stesso tempo realistico e sognante, valorizzando soprattutto l’aspetto dinamico e cinematografico degli eventi. Un talento visivo che forse avrebbe meritato una storia di maggiore impatto e che in alcuni punti sembra addirittura sprecato.
In teorie, il lettore starwarsiano più attento potrebbe trovare tra le righe qualche corda più sensibile toccata nel corso della storia: la tematica degli schiavi e degli schiavisti è un nervo particolarmente scoperto per la razza dei Wookiee in generale e per Chewbacca in particolare, quindi ritrovarsi coinvolto in una vicenda di questo tipo può e dovrebbe toccare corde sensibili nel Nostro, ma al di là della "consueta" ferocia e violenza con cui combatte la banda di schiavisti, non notiamo reazioni particolarmente intense (qualche scena di flashback avrebbe potuto fare miracoli al riguardo, ad esempio).
Questa è forse la sede più appropriata per menzionare un annoso tormentone della lore starwarsiana, la famigerata medaglia (o l’assenza della stessa) conferita a Chewbacca in occasione della premiazione finale di Una nuova speranza. George Lucas non immaginava certo di scatenare una ridda di commenti sulla mancata inclusione di una medaglia assegnata da Leia al buon Chewie nel finale del film, ma la mancanza non passò inosservata a spettatori e appassionati. Roy Thomas, autore dell’adattamento a fumetti del film, provò già nel 1977 a liquidare la questione con uno sbrigativo e pragmatico “Chewbacca dovrà mettersela da solo... perché è troppo alto!”, ma la mancata premiazione sarebbe riaffiorata nel corso dei decenni in varie occasioni e nei vari media.
Duggan ci propone la sua versione, che teoricamente dovrebbe essere quella canonica, rivelando che Chewie è effettivamente in possesso della sua medaglia, ma che ne fa dono a Zarro alla fine della storia. Potenziale tentativo di chiudere la pratica, se non fosse che poi, sul grande schermo, J.J. Abrams, alla ricerca di un’ulteriore strizzatina d’occhio al pubblico, riesumerà la pratica con la consegna tardiva della stessa (trent’anni, fossero anche in sostituzione di quella ceduta a Zarro, appaiono eccessivi). Considerata la pervicacia con cui la questione ha attraversato quarant’anni di film, fumetti, storie Legends e canoniche, non si esclude che la storia della medaglia di Chewie sia destinata ad affiorare di nuovo in futuro!
Concludendo: avventura starwarsiana sui generis, divertente e innocua, ma priva di scene o punti di forza memorabili, e che soprattutto non regala a Chewbacca il momento di gloria fuori dal comune che avrebbe meritato come protagonista indipendente. Dopo gli analoghi risultati alterni di Princess Leia, sembra che le miniserie dedicate ai singoli protagonisti fatichino a decollare, fatta eccezione per quella dedicata a Lando, ovviamente.
Lato chiaro
Storia d’azione e avventura lineare e divertente con Chewie che in qualche occasione prende finalmente l’iniziativa. Ottime tavole di Phil Noto a enfatizzare il tutto.
Lato oscuro
Occasione mancata per quella che poteva essere un’ottima opportunità di entrare nella testa di uno dei personaggi più enigmatici e meno esplorati di tutta la saga. La "grande avventura" in solitario di Chewie si rivela essere, a conti fatti, un’avventura come tante.
Giudizio finale
Storia che andrà ad aggiungersi alla biblioteca starwarsiana a fumetti come avventura senza infamia e senza lode, con un pizzico di rammarico per non avere dato di più a uno dei personaggi più longevi e amati della trilogia classica.
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Storia: Gerry Duggan
Disegni: Phil Noto
Prima edizione originale: Chewbacca #1/5 (Marvel Comics, novembre 2015 – gennaio 2016)
Ultima edizione italiana: Chewbacca (Panini Comics, luglio 2021)
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