Chrono Star Wars: Capitano Phasma, di Kelly Thompson e Marco Checchetto
Il nostro esperto di Star Wars Fiorenzo Delle Rupi vi parla della miniserie dedicata al Capitano Phasma, di Thompson e Checchetto
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Capitano Phasma
La situazione di partenza che la Thompson si trova a gestire è ambivalente: da un lato si trova a dover risollevare le sorti e a dare spessore a un personaggio che sulla carta poteva dare molto, ma che in Episodio VII è risultato sacrificato: poco tempo a disposizione, poche gesta memorabili e un’uscita di scena poco dignitosa (tradimento in punta di pistola per abbassare gli scudi della Base Starkiller e conseguente uscita di scena in un compattatore di rifiuti).
Il primo e l’ultimo numero della miniserie sono i migliori, pongono le basi della ricerca di Phasma e portano quest'ultima alla sua risoluzione. Più problematici sono quelli intermedi, che danno l’impressione di voler allungare una trama che avrebbe beneficiato di tempi più serrati e di ritmi più stretti, mettendo sul tavolo una deviazione su pianeti e conflitti marginali che fa perdere concentrazione e mordente al ritmo narrativo.
Pochi ma funzionali i comprimari, a sottolineare la natura solitaria ed enigmatica della protagonista: l’ufficiale Rivas è sia il testimone del tradimento di Phasma che il capro espiatorio da incolpare del suddetto tradimento, e il suo inseguimento sarà la trama portante di tutta la miniserie. A fare da assistente a Phasma nella sua caccia sarà una pilota del Primo Ordine, TN-3465, diligente e convinta sostenitrice della causa del Primo Ordine, ma coinvolta in uno spietato gioco più grande di lei.
Ancora una volta, la serie può beneficiare delle tavole di un Marco Checchetto in uno stato di grazia, a suo agio soprattutto nelle atmosfere fredde e tecnologiche del Primo Ordine, coadiuvate da una colorazione incentrata sui rossi e sui toni scuri, appunto i colori dominanti del Primo Ordine. Da segnalare anche l’impresa di riuscire a far “recitare” Phasma, personaggio di cui continuiamo a non vedere il volto, tramite la semplice mimica e il linguaggio corporeo.
In breve, Captain Phasma riuscirebbe a recuperare la falsa partenza del personaggio ne Il risveglio della Forza per condurla all’appuntamento de Gli ultimi Jedi con una personalità, delle motivazioni e un carattere più consono e interessante. Spiace quindi che tutta questa fatica vada sprecata nel momento in cui anche nella seconda pellicola il personaggio va incontro a un uso sbrigativo e superficiale. Ironicamente, Phasma sembra in grado di sopravvivere a tutti gli ostacoli che la galassia può gettarle contro, ma non a una scarsa pianificazione narrativa. Peccato.
Lato Chiaro
La trama riesce a bilanciare in modo soddisfacente la necessità di entrare nella testa di Phasma e di sapere di più sul suo conto, senza rovinare l’alone di mistero e la natura disumana del personaggio. Le tavole di Checchetto, inoltre, non deludono mai.
Lato Oscuro
La storia si perde quasi fino ad arrivare a una battuta d’arresto nella parte centrale, dispersiva, e riprende quota appena in tempo nel finale. L’ombra del destino riservato al personaggio in Episodio VIII, tuttavia, dà al tutto il vago sapore di fatica sprecata.
Giudizio finale
Presa in sé, Captain Phasma è un’avventura cupa e interessante che ha dalla sua il raro vantaggio di essere narrata dal punto di vista di un personaggio negativo. Non esente da difetti, ma regge come storia di vendetta e sopravvivenza. Stretto tra i due capitoli cinematografici e il trattamento ingeneroso che riservano al personaggio, si rivela purtroppo un fuoco di paglia.
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Storia: Kelly Thompson
Disegni: Marco Checchetto
Prima edizione originale: Journey to Star Wars: The Last Jedi – Captain Phasma #1/4 (Mavel Comics, settembre – ottobre 2017)
Ultima edizione italiana: Capitano Phasma (Panini Comics, novembre 2018)
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