Chrono Star Wars #80: Darth Vader and the Cry of Shadow

La figura simbolo dell’Impero vista dagli occhi di un clone: chi è il mostro e chi è l’uomo, ci si chiede in Darth Vader and the Cry of Shadows

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Star Wars: Darth Vader and the Cry of Shadow

Miniserie in 5 parti

Data di pubblicazione: 18 dicembre 2013 - 16 aprile 2014

Autore: Tim Siedell

Disegnatore: Gabriel Guzman

Colori: Michael Atiyeh

Copertina: Felipe Massafera

Darth Vader and the Cry of ShadowsNon facciamoci ingannare dal titolo: Darth Vader and the cry of shadows, non è una storia su Darth Vader!

O, meglio, non ne è il protagonista, quanto piuttosto un essere distante e imperscrutabile, agli occhi di Hock Malsuum o, meglio, CT-5539, clone soldato dal cui punto di vista seguiamo la vicenda. Il flusso di coscienza del clone trooper ci accompagna in una storia che è, al contempo, quella della sua vita e quella della Galassia, negli anni a cavallo tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'Impero.

Qual è il suo scopo? È stato programmato per morire una volta esaurita la sua missione? Per cosa combatte veramente? Tutte queste domande nascono dal trauma di essere stato abbandonato, creduto morto, dal suo generale Jedi e dai commilitoni. Solo per la prima volta, al di fuori del contesto - l'unico - per cui era stato creato, Hock si ritrova a essere finalmente un uomo, e come tale ad avere i dubbi e le paure degli uomini. Fino a quando non trova un nuovo scopo nell'Impero e in Darth Vader.

I Jedi non erano mai stati grandi soldati, troppo legati al loro codice di pace, pensa il clone.

Nelle mani infallibili di Darth Vader, la loro stessa spada laser diventa un'arma invincibile come colui che la impugna, un uomo per cui ha senso dedicare la propria dedizione.

Non manca una riflessione sul nuovo corso dell'esercito imperiale e su come questo si manifesti nel rapporto tra il soldato, che fa rapidamente carriera, e il suo signore. Via via che l'esercito di cloni viene integrato, sempre più pesantemente, da reclute spesso in cerca semplicemente di un lavoro, quella perfetta macchina che aveva combattuto la Guerra dei Cloni comincia a perdere smalto.

Rimane uno strumento di morte micidiale, ma privo di quella perfezione che Darth Vader richiede. E che spiega la stima del Sith verso il clone. Ironicamente, al proposito, Hock arriva a immaginare “un esercito in cui i soldati non colpiscono ciò che mirano”, se i cloni finiranno con l’essere del tutto sostituiti dai soldati reclutati tra la popolazione. Impossibile non sorridere, pensando agli assaltatori della trilogia classica dalla proverbiale mira scarsissima.

L’Impero, però, non è la Repubblica. E Vader si scopre essere inumano anche agli occhi di Hock, che per la seconda volta nella sua vita è vittima della disillusione e del crollo dei valori su cui aveva costruito la sua esistenza. O per i quali era stato programmato?

Equilibrio della Forza

Lato Chiaro

I soldati cloni, umani ma al contempo “artificiali” sono un elemento la cui psicologia non è stata sviscerata molto. Qui abbiamo un ottimo esempio.
Perfetta anche la resa, a livello di mezzi e tecnologie, dei primi anni dell’Impero, quello che ancora  usa i V-Wing al posto dei Caccia TIE e combatte le sacche di resistenza separatista, piuttosto che i futuri Ribelli.

Lato Oscuro

Darth Vader è un comprimario, non il protagonista. Il titolo può essere fuorviante in questo caso.

Giudizio Finale

Come tutte le miniserie del ciclo “Darth Vader”, un prodotto assolutamente da recuperare.

CHRONO STAR WARS:

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