Chrono Star Wars #34: Tag & Bink
Come i Rosencrantz & Guildenstern di Stoppard a cui si ispirano, i Tag e Bink di Kevin Rubio attraversano tutta la saga di Star Wars in una gustosa parodia
Miniserie di 3 numeri più uno speciale Were Here (Tag and Bink Are Dead 1, 2, Tag & Bink Special Edition, Tag & Bink - Revenge of the Clone Menace)
Data di pubblicazione: 2002 - 2005
Disegnatore: Lucas Marangon
Copertine: Lucas Marangon
[caption id="attachment_76078" align="alignright" width="195"] Tag and Bink Are Dead #1[/caption]
Non si scherza col mito... o forse sì? Tutto sommato Star Wars ha dato origine a un’infinità di varianti comiche e parodie, e il fumetto non fa eccezione: anzi, molte delle varianti comiche a fumetti sono annoverate tra le più apprezzate e memorabili delle parodie starwarsiane, e il motivo è presto detto: al compito di ironizzare e sul tema e dissacrarlo sono spesso chiamati autori che sono anche dei dichiarati appassionati della Saga, e che quindi sanno quali tasti premere, su quali temi “dolorosi” o esilaranti fare leva e toccare le corde che otterranno una reazione più genuina nei lettori.
È il caso di Kevin Rubio, appassionato delle vie della Forza dichiarato che già aveva avuto modo di dare prova della sua verve comica su alcune storie brevi pubblicate nella rivista antologica Star Wars Tales.
Quando la Dark Horse decide di concedere a Rubio lo spazio per cimentarsi in storie di più lungo respiro, l’autore non ha dubbi sul modello da prendere a riferimento per le sue “guerre stellari” dell’assurdo Tom Stoppard e la sua celebre opera Rosencrantz & Gulidenstern Sono Morti, che omaggerà dichiaratamente fin dal titolo del primo capitolo della sua storia, Tag and Bink Are Dead.
[caption id="attachment_76079" align="alignleft" width="196"] Tag and Bink Are Dead #2[/caption]
La falsariga che caratterizza entrambe le opere è la stessa: così come nella rilettura dell’opera Shakespeariana Stoppard conduceva i due presunti amici di Amleto “dietro le quinte” o “appena fuori scena” dagli eventi della tragedia, facendone la causa spesso involontaria ed esilarante di ciò che avveniva sul palcoscenico, lo stesso accade ai due protagonisti di questa rilettura della saga originale.
Tag e Bink, inizialmente due soldati Ribelli non troppo svegli di servizio a bordo della Tantive IV di Leia Organa poco prima che Darth Vader faccia irruzione a bordo per recuperare i celebri piani rubati, attraversano come meteore tutti gli eventi della trilogia facendo capolino nei luoghi più impensati, specialmente in ambito Imperiale: saranno i due assaltatori che fanno la guardia al raggio traente che Kenobi disattiva, i due piloti gregari di Vader alla Battaglia di Yavin, fino a impersonare le due Guardie Reali che vigilano sull’Imperatore Palpatine nella sua sala del trono a Endor.
[caption id="attachment_76081" align="alignright" width="197"] Tag and Bink Special Edition[/caption]
Sebbene l’impresa rasenti l’impossibile (e non sia da prendere troppo sul serio, ovviamente), buona parte della forza dello script di Rubio sta soprattutto nel fatto di rendere “plausibile”, anche se dal loro folle punto di vista, il percorso che i due personaggi principali fanno attraverso le varie vicende della saga, unitamente al tono sarcastico, cinico e disilluso con cui i protagonisti commentano le scene più classiche che tutti conosciamo, e che fa da controcanto ai momenti più epici e celebri che i fan hanno imparato a conoscere.
Un’impresa del genere non poteva che riuscire a un conoscitore di massimo livello della saga, che cita situazioni, battute e momenti minuziosi con la fierezza che solo un Geek all’ultimo stadio può avere. Questo, in essenza costituisce sia la grande forza della serie, che garantisce un umorismo dirompente e un senso di complicità e di ammiccamento ineguagliati al lettore, sia il suo unico tallone d’Achille: concepita da un super-fan, è una storia anche destinata agli appassionati più esigenti.
[caption id="attachment_76080" align="alignleft" width="194"] Tag & Bink - Revenge of the Clone Menace[/caption]
Chi ha visto i film come spettatore più casuale o non avesse la perseveranza di imparare a memoria le battute, i tormentoni e le discussioni che hanno animato le vite dei fan di Star Wars “alla Sheldon Cooper”, tanto per intenderci, potrebbero perdersi buona parte del sofisticato gioco di rimandi, citazioni, allusioni e momenti dissacranti con cui Rubio infarcisce la sua rilettura della Saga, aiutato dal disegnatore Lucas Marangon, che utilizza un tratto visibilmente umoristico, ma sufficientemente dettagliato da reggere il gioco alle molte citazioni cinematografiche anche a livello visivo.
Superfluo dire che, per sua stessa natura, il ciclo di Tag & Bink brilla soprattutto nel capitolo dedicato alla trilogia dei prequel, dove la rilettura sarcastica trova terreno fertile nelle sceneggiature meno apprezzate dai fan e le voci corrosive dei due protagonisti trovano maggiore sintonia con le rimostranze dei fan, arrivando spesso a incarnare e a fare proprie molte delle “contestazioni” riservate agli episodi I-III.
E altrettanto superfluo dire che la saga di Tag e Bink è stata creata e considerata per essere letta come divertissement al di fuori di qualsiasi continuità e canone, vecchio o nuovo che sia, cosa che però non impedisce in alcun modo di gustarsi le gag dei due anonimi e poco fortunati “imbranati” della galassia. Chissà quindi che prima o poi Kevin Rubio non trovi il modo di sottoporre le sue due creazioni a un certo “Risveglio della Forza”...
Equilibrio della Forza
Lato Chiaro
Una parodia al suo meglio: scene, citazioni, tic e situazioni memorabili attraversate da un unico leit motiv ricorrente che rilegge la saga a toni ironici, sarcastici e disillusi. Rubio non fa sconti a nessuno, eppure da ogni vignetta traspare comunque la passione per l’argomento originale, e i fan se ne accorgono. Si ride della saga ispiratrice e si continua ad amarla, cosa non da poco.
Lato Oscuro
Dedicato principalmente ai fan all’ultimo stadio e ai lettori di una certa elasticità mentale; lo spettatore o il lettore più casuale potrebbe divertirsi comunque nel leggere alcune gag, ma buona parte dei riferimenti e delle allusioni potrebbero sfuggirgli. Da sconsigliare anche a chi considera la Saga un mostro sacro da prendere esclusivamente sul serio, e che avrebbe difficoltà a riderci su.
Giudizio finale
Merita ampiamente il successo che i fan gli hanno decretato nel corso degli anni ed è un ottimo esempio di come si possano creare opere divertenti e memorabili ispirate a Star Wars anche al di fuori di lacci e lacciuoli relativi a continuity e canone. Va naturalmente premesso che si tratta di una parodia, e che come spesso accade con l’umorismo, i gusti personali la fanno da padroni e non tutti potrebbero trovare di loro gradimento l’approccio molto particolare di Rubio e Marangon. Per la maggior parte dei fan, tuttavia, Tag & Bink è un’aggiunta memorabile alla propria collezione di fumetti “seri”.
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Si ringrazia lo Star Wars Club Perugia per la collaborazione