Chrono Rat-Man #61: La fuga di Rat-Man

La fuga di Rat-Man porta il supereroe con le orecchie di topo in un futuro dove i personaggi più famosi vengono sfruttati

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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RMC 41Nel giugno 2003, dopo anni di costante successo in edicola, Rat-Man ottiene un importante riconoscimento venendo inserito tra i titoli della collana di allegati I Classici del fumetto di Repubblica, al fianco di personaggi come Diabolik e Corto Maltese.

Questa pubblicazione fa conoscere il supereroe dalle orecchie di topo a decine di migliaia di lettori e permette a Leo Ortolani di liberarsi della nomea di "giovane fumettista esordiente" che lo perseguitava ormai da troppo tempo.

Ma proprio nel momento in cui la sua opera raggiunge la massima notorietà, il suo creatore si rende conto di essere ormai dipendente dal fumetto a cui sta dedicando tutte le sue energie, a discapito della sua vita privata; mentre si prende in considerazione l'ipotesi di rendere Rat-Man mensile, il suo autore vorrebbe invece diminuirne il numero di uscite.

Questa crisi personale dà forma a La fuga di Rat-Man. La storia, nata inizialmente come parodia del film Fuga da New York, si trasforma in qualcosa di più personale, alimentato dai fantasmi interiori dell'artista. Non c'è più il Rat-Man duro e coraggioso che nel progetto originale avrebbe dovuto riprendere lo Jena Plisskin di Kurt Russell (anche se è stato mantenuto il suo aspetto), ma dalla pellicola di John Carpenter ritroviamo la figura del direttore del carcere, Hawk, qui ribattezzato Hauk, interpretato dall'attore Lee Van Cleef.

Tutto Rat-Man 22, copertina di Leo OrtolaniLa splash page iniziale mostra un uomo, in una dinamica posa kirbyana, in fuga dal carcere Golgota; la prigione rappresenta la forte pressione provata in quegli anni da Ortolani, sensazione rafforzata dal viscido editore Gattavolpi.

La scena in cui Rat-Man va a proporsi con due storie, una comica e una drammatica, sperando che almeno una venga apprezzata, ricalca quanto fatto dall'autore al concorso di Spot al quale vinsero le origini del supereroe in calzamaglia gialla. Ma la storia esclusa, qui citata, avrà modo di tornare a galla in futuro, in occasione delle celebrazioni del centesimo numero del bimestrale.

Mentre il Rat-Man del 2003 è impegnato a festeggiare la sua nomina a Classico del Fumetto con un'elegante cerimonia di premiazione, la linea temporale del 2009 ci mostra un futuro distopico scaturito proprio da quel riconoscimento: dopo aver toccato il cielo con un dito, il personaggio è prigioniero di una realtà in cui i protagonisti delle serie più famose vengono spremuti fino all'osso. Qualcuno li ha rapiti e il compito del supereroe sarà ritrovarli e scoprire chi sia il responsabile, affrontando un viaggio metafumettistico che lo catapulterà tra le vignette della tavola a fumetti...

CHRONO RAT-MAN:

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