Chrono Rat-Man 53: Il ritorno degli eroi

Il ritorno degli eroi ci mostra Rat-Boy alle prese con i suoi futuri compagni della Seconda Squadra Segreta...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Il ritorno degli eroi prosegue l'esalogia con le origini di Rat-Boy, dopo che nell'episodio precedente il giovane Deboroh ha ricevuto la sua maschera in dono da Valker. Leo Ortolani approfitta dell'ambientazione vintage per omaggiare alcuni classici fumetti di supereroi (come si nota anche dalle copertine delle diverse edizioni di questa storia, che trovate a corredo dell'articolo). Le prime pagine sono una rivisitazione delle origini di Capitan America, con un gruppo di misteriosi individui che accompagna il piccolo protagonista in un laboratorio segreto dove gli viene iniettato un siero in grado di trasmettergli dei poteri straordinari... ma si tratta soltanto di un sogno.

Rat-Boy nel mondo reale non ha superpoteri perciò aspetta con impazienza il momento in cui vivrà anche lui le sue origini, così da poter finalmente combattere all'interno della Seconda Squadra Segreta. I suoi futuri compagni non lo vedono di buon occhio, visto che per ammetterlo all'interno del gruppo è stato escluso Nottolo (che si vendicherà nei panni del Buffone) e ad accrescere questo divario c'è il fattore naturale grazie al quale gli altri aspiranti supereroi sono dotati di abilità straordinarie fin dalla nascita. Ma questi doni sono in realtà frutto di esperimenti effettuati nei laboratori Altrove...

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Dopo una rapida anteprima nella tetralogia di Marvel Mouse, in questa storia abbiamo l'opportunità di vedere dall'interno il laboratorio Altrove e capire meglio il trattamento riservato ai giovani componenti della Seconda Squadra Segreta, cresciuti senza aver mai visto il mondo esterno, così da non avere possibilità di condizionamento da soggetti diversi dagli scienziati. Oltre a Valker e Kalissa abbiamo l'opportunità di vedere in azione Abbard, Mung, Fijördo e Denam, nella fase cruciale della loro carriera. I cinque futuri membri della Seconda Squadra Segreta sono sottoposti a un allenamento in una camera che ricorda la Stanza del Pericolo degli X-Men, dove devono affrontare un gigantesco robot simile a una Sentinella.

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Nel finale dell'episodio, Deboroh si aggira per i laboratori Altrove, dove rivediamo fugacemente il Guardiano e dove il casco della memoria aspetta di sottrarre i ricordi al giovane supereroe. La mancanza di qualsiasi talento lo porterebbe a essere escluso dalla Seconda Squadra Segreta, gli scienziati sono pronti a richiamare Nottolo nel supergruppo, ma Valker riesce a essere persuasivo nei confronti di Abbard, minacciandolo con i poteri dell'Ombra. Allo stesso tempo fornisce a suo figlio le origini che lui tanto agognava, semplicemente facendogli bere un bicchiere di caffè, efficace come effetto placebo per trasmettergli la sensazione di avere un nuovo potere da sfruttare all'interno della squadra.

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