Chrono Rat-Man #107: Un mondo perduto

Per la rubrica Chrono Rat-Man abbiamo analizzato Un mondo perduto, il secondo capitolo della storia ambientata nella mente dell'eroe

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Nella sua prima pubblicazione Un mondo perduto è apparso sulle pagine di Rat-Man Collection come secondo episodio dell'albo; per la prima volta Leo Ortolani pubblicava due storie inedite dello stesso arco narrativo all'interno di un numero, invece di un capitolo più lungo. Quella che poteva essere "solo" una bilogia è stata così presentata inizialmente come una quadrilogia, con un numero di tavole inferiore agli standard di quegli anni; nell'autore stava germogliando l'idea di riproporre in futuro l'intera saga di Rat-Man in albi spillati (che si sarebbe poi concretizzata nella testata Rat-Man Gigante), ma l'idea di suddividere gli episodi venne abbandonata dopo pochi mesi, perciò questa storia è stata ristampata accorpandola alla precedente come se fosse un unico episodio più lungo.

Un mondo perduto si apre con la potente immagine del palazzo che si ricompone, onirica e spettacolare, attraverso la quale Ortolani approfondisce le meccaniche del mondo dei ricordi in cui si svolge la storia. Oltre a essere affascinante sul piano narrativo e su quello estetico, questa dinamica prepara il terreno per il cliffhanger di questo episodio, che riporta in scena Boda. Ma il fumetto continua a proporre gag scartate dall'autore in passato, un meccanismo che dopo un po' inizia a risultare ferraginoso e forzato; il risultato finale è comunque positivo, principalmente per l'efficacia e l'originalità della cornice.

Nel suo vagabondaggio alla ricerca di stralci di memoria di Rat-Man, Valker incontra Tanya, una delle tante belle ragazze che hanno avuto appuntamenti catastrofici con il supereroe. Ma in questo mondo, la speranza che lui si ricordi della donna è l'unica speranza per lei di salvarsi e tornare al mondo esterno.

L'atmosfera post-apocalittica è rappresentata in modo da ricordare il romanzo La strada di Cormac McCarthy, nello specifico nell'adattamento cinematografico diretto da John Hillcoat; la citazione è esplicitata in modo ancor più evidente sulla copertina di Rat-Man Collection, che riprende la locandina del film. La strada racconta la storia di un padre che accompagna il figlio attraverso un territorio desolato, una situazione molto simile a quella in cui Valker si trova con Tanya alla fine di questo episodio.

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