Chrono Rat-Man #104: I Dimenticati!

Per la rubrica Chrono Rat-Man abbiamo analizzato I Dimenticati!, il terzo capitolo della quadrilogia dei Sacrificabili

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Rat-Man Collection 84, copertina di Leo Ortolani

Dopo aver presentato nei primi due capitoli la squadra dei protagonisti e l'ambientazione in cui si svolgerà la vicenda, la saga dei Sacrificabili introduce i Dimenticati, ovvero la task force di cattivi che cercherà di ostacolare gli eroi della storia.

Nell'effettuare il casting, Leo Ortolani decide da subito di inserire Jean-Claude Van Damme nei panni di Bel Pupone e Arnold Schwarzenegger come Steppan Dranjavic: due attori di film action che, secondo l'autore, hanno un volto destinato a farli apparire malvagi anche quando gli è stato assegnato un ruolo positivo. Ad accompagnarli un improbabile villain: il Grande Gim, alter-ego ortolaniano di Big Jim, bambolotto passato al lato oscuro a causa del rancore per l'amore a senso unico nei confronti di Barbie, che ha sempre preferito Ken. Chiude il quartetto Godzinga, pupazzone ispirato a Godzilla, creatura che nasconde un'essenza buona ma nell'immaginario collettivo è un mostro colossale in grado di distruggere palazzi e seminare panico tra le metropoli giapponesi.

In questo terzo episodio della quadrilogia Ortolani si avvicina ulteriormente alle Sacre Scritture, raccontando le origini della Pasqua nell'Antico Testamento (con un Mosé simile a Charlton Eston, che lo aveva interpretato nel film I dieci comandamenti) per poi portare addirittura Rat-Man al cospetto di Gesù. La figura religiosa non viene mai mostrata in volto, ma il personaggio con le orecchie da topo lo osserva incuriosito, reagisce in modo fuori luogo alle sue parole e si stupisce per le differenze con l'immagine di lui che gli era stata narrata. L'autore osa modificare gli eventi della Bibbia, evitando la crocifissione di Cristo; qui non c'è Marty McFly che deve far innamorare i suoi due genitori, ma un gruppo di mercenari determinato a riportare gli eventi sulla linea temporale conosciuta. Ortolani si conferma dissacrante pur mantenendo un forte rispetto per la religione, deridendone alcuni dei dogmi più inviolabili, ma portando avanti in contemporanea un discorso che lascia intuire promettenti sviluppi per il capitolo conclusivo.

Rat-Man Gigante 69, copertina di Leo Ortolani

CHRONO RAT-MAN:

Continua a leggere su BadTaste