Chrono Rat-Man #102: I sacrificabili!

Per la rubrica Chrono Rat-Man abbiamo analizzato I sacrificabili!, il primo episodio della tetralogia ispirata ai più celebri film d'azione americani

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Tutto Rat-Man 42, copertina di Leo Ortolani

Da grande appassionato di film d'azione anni '80, Leo Ortolani non poteva restare indifferente a I mercenari – The Expendables, pellicola che riunisce alcuni dei più grandi interpreti del genere. Nel 2011, l'anno successivo all'uscita del film nelle sale, il fumettista decide di realizzarne una sua personale reinterpretazione con una tetralogia che riporta in scena Ratto, l'alter ego di Rat-Man ispirato a Rambo.

Ne I sacrificabili!, Sylvester Stallone interpreta il Colonnello Angelo, mentre Dolph Lundgren è nei panni di Bum Bum, ma Ortolani è persino andato oltre anticipando l'apparizione di Chuck Norris (che sarebbe apparso solamente nel sequel del 2012) con Chat Morris e reclutando per Dillon l'attore Steven Seagal, che non aveva preso parte alla saga action per divergenze con la produzione.

Ratto si è ritirato in Norvegia per evangelizzare i lemming con la speranza di convincerli a rinunciare a uccidersi grazie alla parola di Gesù. Il suo confidente è un Cristo crocefisso con il quale parla come un novello Don Camillo. La componente religiosa è un elemento importante di questa storia, che l'autore ha realizzato consultandosi con l'amico sacerdote Don Tommaso (sul quale è basato il personaggio di Padre Angelini).

L'umorismo dissacrante si alterna a una visione per nulla banale della religione, al punto che questa saga ha ricevuto il premio Fede a strisce con la seguente motivazione:

La Fede Cristiana, a differenza di quello che diceva Nietchze, non è la religione della tristezza, o dei servi. È un guardare alle cose con lo stupore, la poesia, e a volte l’assoluta follia di un bambino. È il sano e sereno realismo, che è il terreno migliore per un umorismo che resta al di là delle effimere risate. La storia di Ortolani (di dimensioni tra l’altro notevoli) dimostra un’attenzione e un rispetto per la Fede, difficilmente riscontrabile nel fumetto da edicola, e per questo merita un grazie e il premio 2011.

La vicenda surreale vede i Sacrificabili determinati a sconfiggere la Morte per vendicare il decesso di un loro amico. È una missione sopra le righe, costellata da scene d'impatto e frasi a effetto, come in un perfetto blockbuster d'azione hollywoodiano.

E per rendere ancor più assurda la situazione, la squadra punta ad "arruolare" Gesù tornando indietro nel tempo in quel di Gerusalemme...

Rat-Man Gigante 67, copertina di Leo Ortolani

CHRONO RAT-MAN:

Continua a leggere su BadTaste