Chrono PK#25: Mekkano

PK e lo scienziato evroniano Gorthan devono collaborare nel tentativo di fermare la minaccia del droide Mekkano...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dopo uno straordinario numero di tavole autoconclusive o storie brevi e appena una manciata di storie lunghe sulle testate Disney, fa il suo esordio su Paperinik New Adventures un autore di alcuni tra gli episodi più memorabili della testata: Bruno Enna.
Enna recupera lo scienziato evroniano Gorthan già visto in Trauma, rendendolo protagonista di un'avventura al fianco di Pikappa. Dopo aver già dimostrato la sua passione per Shakespeare, questa volta il suo interesse per la cultura terrestre si sofferma su Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, dal quale sono tratte due citazioni che incorniciano la storia. Come il Piccolo Principe Gorthan naufraga nel deserto, dove viene catturato dal papero mascherato che lo porta in custodia a Uno nei sotterranei della Ducklair Tower; privo del serbatoio d'energia emozionale che lo alimenta, l'evroniano di casta alta comincia a sviluppare una coscienza e comportarsi in modo meno aggressivo nei confronti del papero mascherato.
Sfortunatamente il serbatoio alieno è finito vicino ai laboratori delle Animated Industries, dove è in corso la sperimentazione del droide pensante e auto-assemblante Mekkano; l'armatura iper-tecnologica riesce ad assimilare l'energia evronianiana e diventa una pericolosa minaccia distruttiva.

Mekkano ripropone lo schema da buddy story nel quale il supereroe si trova a fare coppia con un ex-avversario per affrontare un nemico comune, espediente già utilizzato col Razziatore; i due lentamente si affezioneranno l'un l'altro, proprio come il protagonista di Saint-Exupéry e la Volpe. In questo modo Enna riesce ad arricchire la figura di Gorthan, di cui si intuiva il potenziale già nel ruolo marginale di "burattinaio" di Trauma, ma che qui ottiene un ruolo di primo piano e una caratterizzazione che lo rende uno dei personaggi più memorabili della serie:sa sua invidia per gli umani e il suo desiderio di poter provare emozioni gli conferiscono un valore drammatico, rappresentato comunque con ingiusto equilibrio tra poesia e leggerezza.
Interessante anche la faida aziendale tra l'ingegnere Takeda e il subdolo Voight, nipote del proprietario delle Animated Industries, una sottotrama che colora il contesto attorno al quale è stato creato Mekkano, così da non farlo apparire solo come un pericolo sbucato dal nulla solo per affrontare PK.
Il disegnatore Andrea Freccero, anche lui al suo esordio su PKNA, si dimostra all'altezza della prova grazie a tavole ricche di particolari e con una disposizione delle vignette che sfrutta il formato comic-book della serie: il suo Mekkano sprigiona tutta la sua energia nelle prorompenti splashpage e nel rocambolesco combattimento finale.
Dai paesaggi rocciosi del Wolf Canyon alla minuzia dei particolari tecnologici nei laboratori, le vignette riempiono lo sguardo. I personaggi hanno una forte espressività umoristica che definisce il tono della storia e riesce a strappare più di un sorriso.
Ma alla fine del racconto, Gorthan è inglobato dall'imponente droide e scompare nello spazio, suggerendo un suo ritorno... Nonostante le enormi potenzialità narrative dei personaggi e degli elementi introdotti nella serie, si avvicina quella che sarà la metà della serie e si moltiplicano i filoni e le sottotrame che gli autori decidono di lasciare aperti per possibili sviluppi futuri; molte cose purtroppo resteranno in sospeso e questo è forse il principale difetto di PKNA. Ma al netto di questa scelta forse poco oculata ragionando sul lungo termine, è impossibile non notare la qualità di storie come Mekkano che venivano presentate a cadenza mensile.

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