Chrono PK #92: L'orizzonte degli eventi

PK: L'orizzonte degli eventi conclude la storia di Everett Ducklair e delle figlie Korinna e Juniper

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Topolino 3252, copertina di Lorenzo Pastrovicchio

L'orizzonte degli eventi si sarebbe dovuta intitolare "Ultima", come il nome della colossale stazione spaziale in grado di assorbire la materia oscura e trasformarla in energia, che Korinna e Juniper (figlie di Everett Ducklair) cercano di sfruttare per i loro piani di conquista; ma sarebbe stato un titolo metafumettistico, dato che si tratta dell'ultimo capitolo di PK scritto da Francesco Artibani, con il quale lo sceneggiatore ha chiuso la trama innescata sulle pagine di PK2 e rimasta in sospeso per più di un decennio.

In quest'ottica, la storia è una conclusione epica e soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda le risposte fornite ai lettori. Il modo in cui vengono tirate le fila della saga, legando elementi apparentemente sconnessi tra loro e integrando l'atteso ritorno di alcuni personaggi è ammirevole e ricorda quanto visto recentemente sul grande schermo con Avengers: Infinity War. Al tempo stesso, viene alzata l'asticella rispetto a quanto raccontato fino a quel punto, portando l'avventura su un piano cosmico dove la minaccia risulta ancora più estrema del solito, nonostante i protagonisti abbiano sventato in più di un'occasione la distruzione dell'universo.

L'unico elemento apparentemente gratuito nell'economia della storia è la presenza del Razziatore, il cui contributo pare essere più che altro un contentino per i lettori; ma anche per Artibani, che probabilmente voleva congedarsi dal suo personaggio più amato dopo un'ultima avventura.

Hanno poi un ruolo marginale Juniper e Moldrock, quest'ultimo sfruttato come potente guerriero che sembra aver dimenticato la sua etica e tutto quanto riguarda l'Orda. Le scene di lotta sono sensazionali grazie a un Lorenzo Pastrovicchio in continua evoluzione, supportato al meglio dai colori di Max Monteduro, cosa che conferisce a questo fumetto Disney un che di kirbyano.

L'utilizzo del Custode è una delle carte vincenti della trama, prima con il colpo di scena legato a Solomon Hicks, poi con un avvincente scontro finale tra intelligenze artificiali. Possiamo considerare Everett il vero protagonista (così com'era avvenuto in PK2), con il Papero Mascherato quasi testimone degli eventi. Va detto che il modo in cui l'alieno e Uno riescono a raggiungere con facilità i loro obiettivi li rende quasi onnipotenti, e sarebbe stato interessante vederli in difficoltà più spesso.

Topolino 3254, copertina di Lorenzo Pastrovicchio

Quello che purtroppo viene a mancare è la routine, un'assenza che deriva dalla nuova periodicità di PK. Con una o due storie all'anno si ha l'impressione di assistere a un blockbuster dove le svolte si susseguono a un ritmo forsennato (a dieci pagine dalla fine siamo ancora nel climax), ma senza che i personaggi abbiamo il tempo di sviluppare rapporti o reagire ai vari eventi, lasciando solo intuire quello che avviene nello spazio bianco, tra una vignetta e l'altra. Per ridurre questo effetto sarebbe sensato proporre su Topolino delle storie brevi di PK, come ai tempi PK Tube, così da portare avanti una quotidianità che si possa contrapporre ai grandi eventi.

La storia sembrava puntare verso la creazione di un multiverso, il che darebbe ai futuri autori delle storie di PK nuove possibilità narrative; qualcosa di simile a quanto potrebbe accadere nell'Universo Cinematografico Marvel dopo il quarto capitolo di Avengers. Sarebbe stato interessante, soprattutto al fine di ritrovare personaggi come Urk o Neopard, ma anche per permettere a diversi team creativi di sviluppare archi narrativi paralleli; una possibilità che farebbe al caso di una nuova pubblicazione dedicata a PK, ma con l'attuale ritmo di pubblicazione è comprensibile la scelta di mettere dei paletti a questo universo narrativo.

La minaccia viene infatti annullata, ma Artibani lascia una porta aperta e getta alcuni semi per possibili nuove avventure del Papero Mascherato, con un occhio alla tradizione della serie classica.

PK - L'orizzonte degli eventi, copertina di Lorenzo Pastrovicchio

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