Chrono PK #59: Operazione Efesto

PK tenta di fermare l'Operazione Efesto, dovendo fronteggiare ancora una volta Oberon Despair e Morgan Fairfax...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Operazione Efesto potrebbe sembrare una diretta prosecuzione dell'episodio precedente, visto che la storia comincia con Gordon McCoy, il Generale Westcock e il Dipartimento 51; in realtà questi personaggi escono rapidamente di scena e cedono il passo alla vicenda principale, rivelandosi un collegamento funzionale e molto ben congegnato per effettuare un passaggio di consegne del datapack che Xadhoom aveva lasciato al papero mascherato. Dopo essere stato sottratto in Sul Lato Oscuro, il prezioso oggetto è finito tra le mani di Oberon Despair e Morgan Fairfax, in una prima indiretta collaborazione tra l'eco-terrorista e gli evroniani che anticipa quanto accadrà 14 anni più tardi in Potere e Potenza.
I due criminali proseguono la collaborazione iniziata in Tyrannic, intenzionati a sfruttare le informazioni della xerbiana per portare a termine i loro piani; PK parte per una missione PBI nello stato di Belgravia, un racconto di spionaggio puro che forse più di tutti gli altri episodi di questo filone ben si adatta alle atmosfere di quello che poi sarà Double Duck, l'alter-ego agente segreto di Paperino.
La trama ideata da Francesco Artibani riprende la struttura dei precedenti capitoli spionistici di PKNA, in una sorta di omaggio a tutto il filone della PBI che scopriamo essere poi il finale definitivo della sua sottotrama, come sta avvenendo per tutti i microcosmi narrativi in vista della chiusura della testata; nell'ultima tavola il supereroe taglia in due il suo tesserino da agente PBI onorario, lasciando intendere che non ha più intenzione di collaborare con l'organizzazione, probabilmente anche perché lo stato di Belgravia non ha più bisogno di lui.

L'atmosfera bondiana di Operazione Efesto regala momenti divertenti, con Paperinik chiamato a introdursi; la storia però non è solo questo, visto che presenta scienziati pazzi, alieni e giochi di potere, elementi che potrebbero appartenere solo a un B-Movie ma che invece risultano mescolati sapientemente, riprendendo personaggi abbandonati ormai due anni prima. A tal proposito fanno sorridere i chili di troppo messi su da Morgan Fairfax dopo l'ultimo fallimento, testimonianza del tempo trascorso lontano dalle pagine a fumetti ma anche operazione di ridicolizzazione di un avversario che alla sua prima apparizione era molto elegante ma è gradualmente diventato sempre più grottesco.
I disegni di Sergio Cabella sono altalenanti, con tavole interessanti anche se un po' caotiche, penalizzate da alcune espressioni deformi e toccando in certe vignette una semplicità grafica eccessiva per gli standard visivi di PKNA.
L'albo si chiude con cruciverba e rebus a tema pikappico, un dichiarato stratagemma per riempire le pagine conclusive ma anche un espediente per promuovere RomPK, periodico enigmistico che in quei mesi stava cominciando la sua breve vita editoriale.
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