Chrono PK #50: Cronaufragio

Pikappa e Lyla devono recuperare la vittima di un Cronaufragio precipitata nella Paperopoli del XX secolo...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Dalla copertina di Cronaufragio ci potremmo aspettare una Lyla più cattiva che mai, impegnata in combattimenti che la portano addirittura a scoprire il suo corpo artificiale... bè, illustrazione suggestiva ma che ha ben poco a che vedere con il contenuto della storia. Non c'è nemmeno un confronto così diretto con gli agenti Delta e Gamma, ma il loro ritorno è comunque una fetta importante di questo episodio: la vicenda si apre con la loro liberazione dal carcere in una sequenza che riprende l'incipit di Blues Brothers, fino a conoscere tutta la famiglia Delta, tutti agenti segreti o soldati dediti allo spionaggio che hanno deciso di mettere le loro mani sull'arsenale di Paperinik.
Nel frattempo però il papero mascherato deve preoccuparsi di un problema ben più grande, visto che un ricercatore del XXIII secolo è precipitato nella Paperopoli odierna a causa di un incidente durante un viaggio nel tempo, rischiando di sconvolgere il continuum se qualcuno entrasse in possesso della sua tecnologia proveniente dal futuro. Il pericolo si preannuncia ancora maggiore quando una piccola impresa comincia ad annunciare invenzioni in netto anticipo sulla loro effettiva scoperta, lasciando supporre che il cronaufrago voglia stabilirsi nel presente, approfittando della sua conoscenza evoluta per imporsi come un novello Leonardo Da Vinci; in realtà il viaggiatore nel tempo non è una minaccia bensì una vittima, rapito da chi vuole approfittare della sua tecnologia, rivelazione che dà uno scossone alla storia portandola su binari differenti da quelli che si pensava avrebbe seguito.

La vicenda orchestrata da Alessandro Sisti intrattiene, anche se nella seconda parte arranca e aggiunge poco alla trama, proseguendo verso un finale meno movimentato e avvincente rispetto alle potenzialità di questo episodio. La storia parallela con la famiglia Delta è un simpatico contrappunto, anche se non è ben chiaro quanto nelle intenzioni volesse essere una sottotrama comica o se un effettivo pericolo credibile, rimanendo a metà strada e senza riuscire a definire bene la sua identità. Il racconto fortunatamente è puntellato da elementi interessanti sparsi qua e là, come le molteplici metamorfosi di PK e un simpaticamente odioso maggiore della Tempolizia Ray Pantha.
Marco Gervasio trasmette tutto su carta con buoni disegni, che peccano un po' nella caratterizzazione dei personaggi secondari, realizzati senza troppo sforzo rendendoli fin troppo simili tra loro.
Chiude l'albo originale un reportage demenziale sul Carnevale, segnale di una graduale scomparsa dei dossier di approfondimento sulla tecnologia e i retroscena del fumetto, preferendo lasciare spazio all'umorismo nonsense del Pk Team...

Continua a leggere su BadTaste