Chrono PK #47: Lontano Lontano

Continua l'odissea spaziale di Paperinik che si trova Lontano Lontano dalla Terra, mentre Xadhoom sta per riabbracciare il suo popolo...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Dopo Clandestino a Bordo, continua la Xadhoom Trilogy con Lontano Lontano, episodio che si allontana gradualmente dalla leggerezza del capitolo precedente; si può ritrovare soprattutto nella prima parte con i battibecchi iniziali tra Paperinik e la premurosa astromamma, che sostituisce Uno nel ruolo di intelligenza artificiale spalla del papero mascherato. Ma presto emerge una certa angoscia nel supereroe, che rimpiange la Terra e comincia a domandarsi se e quando riuscirà a tornare al suo pianeta natale; parallelamente anche Xadhoom cerca di ricongiungersi con il suo popolo, che scopriamo essersi costruito una roccaforte un polpo meccanico vicino all'atmosfera di un piccolo pianeta simile alla Terra...
Qui gli xerbiani hanno trovato rifugio, riuscendo addirittura a sviluppare un sistema per invertire il processo di coolflamizzazione. Nel frattempo vediamo anche le manovre degli evroniani che si preparano a sferrare l'attacco finale contro Xadhoom e gli xerbiani superstiti, sfoderano le sue armi più potenti; entrano in scena il Consiglio Imperiale, l'Imperatore Supremo e addirittura il pianeta Evron! L'utilizzo di questi "pezzi grossi" fa capire che si sta andando verso un terzo capitolo della trilogia che chiuderà in grande stile la trama di Xadhoom, ma ciò che forse sorprende di più è il ruolo di Xari, scienziato al servizio degli evroniani che però sembra agire con l'intento di proteggere i suoi compagni.
Il drammatico finale getta un'ombra inquietante sulla situazione xerbiana e non solo, con gli spietati alieni viola che distruggono la loro base e li deportano su un'astronave evroniana. Ma Xari potrebbe essere l'ago della bilancia per l'intero popolo verde: è una minaccia o un amico?

Molti elementi sono portati avanti da Augusto Macchetto, che alterna su piani paralleli le vicende di PK, degli evroniani, degli xerbiani e di Xadhoom, per intrecciarli poi nel finale in vista della conclusione del numero successivo. I toni del racconto sono cupi, perfetti per condurre il lettore all'epico terzo capitolo della trilogia; ben orchestrati i passaggi tra le diverse sottotrame, grazie anche a un abbondante ma non pesante utilizzo delle didascalie.
Lorenzo Pastrovicchio è una scelta perfetta per questa storia col suo stile più adulto e dettagliato, ma purtroppo questo vale solo per Paperinik e gli evroniani; il disegnatore triestino infatti non riesce a infondere un'espressività convincente agli xerbiani, rendendoli così più goffi e meno gradevoli visivamente di tutto ciò che gli sta intorno.

Continua a leggere su BadTaste