Chrono PK #44: Io Sono Xadhoom

Io Sono Xadhoom: tre avventure in solitaria della xerbiana, puro concentrato di energia...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Mentre si avvicina la trilogia che congederà Xadhoom da Paperinik New Adventures, la xerbiana ottiene il ruolo da protagonista in una miniserie di storie brevi. Purtroppo Io Sono Xadhoom è composta da soli tre episodi, ma l'idea di seguire alcune avventure in solitaria di Xadhoom avrebbe potuto essere sviluppata a lungo, continuando parallelamente alle missioni del papero mascherato. In più occasioni è capitato che episodi simili fossero mostrati all'interno di una storia più lunga, anche suddivisi e in forma di flashback, per cui un episodio di lunghezza ridotta sembrava il formato ideale per raccontare altre incursioni anti-evroniano della potente aliena. Ma così non sarà, ed è un peccato visto che Tito Faraci è riuscito a scrivere tre episodi piacevoli pur senza avere alcuna componente umoristica, tre racconti in cui è approfondita la caratterizzazione di Xadhoom e ci viene mostrata ancora il suo potere in azione. Il tutto illustrato da Fabio Celoni, che si era già cimentato con un'avventura spaziale della xerbiana in Spore, continuando a disegnare tavole simili ma andando in una direzione ancora più pittorica, in cui ogni vignetta è ricca di curve sinuose e colori ad acquarello, che in alcuni casi compongono illustrazioni degne di stare all'interno di una cornice. Potrebbe sembrare un paragone azzardato, ma questa miniserie è quanto più vicino si sia mai visto a un "Bill Sienkiewicz disneyano".

In Linea Piatta Xadhoom rintraccia un incrociatore evroniano, indistruttibile dall'esterno. Per riuscire ad introdursi nella nave nemica, la xerbiana trattiene tutta la sua energia così da fingersi morta e, dopo che gli alieni viola catturano il suo corpo immobile, si riaccende -letteralmente- facendo esplodere l'incrociatore dall'interno. L'episodio, semplice nella sua struttura e nel raccontare un episodio non troppo originale, spicca per riuscire a contenere un flashback che mostra per la prima volta l'esatto momento della trasformazione di Xado in Xadhoom, evento citato più volte ma mai disegnato prima.

Arena è ambientata sul pianeta-carcere Il Pozzo, dove sono tenuti prigionieri i più potenti criminali catturati dagli evroniani; nonostante sia stato citato in più occasioni, nella serie regolare non sarà mai sfruttato come location di un intero episodio, ma ecco rimediare grazie a un'irruzione di Xadhoom. La xerbiana è assetata di vendetta nei confronti del robot-guardiano Klangor, in azione durante la conquista di Xerba, ma Xadhoom non riesce a scalfirlo nemmeno con i suoi colpi più forti. Ripensando al pianeta natale raccoglie però un sacco di potenti emozioni, troppe per il robot, che le assorbe tutte ed esplode in mille pezzi.

Abisso ci mostra una Xadhoom impegnata in una missione di salvataggio: mentre vaga nello spazio sente una richiesta d'aiuto proveniente da un pianeta interamente composto d'acqua. A mandare l'S.O.S. è stata un'astronave evroniana, caduta preda di una piovra gigante; la xerbiana affronta l'enorme mollusco e riesce a sconfiggerlo, godendosi il privilegio di distruggere con le sue mani la navicella nemica.

Continua a leggere su BadTaste