Chrono PK #40: Beato Angelico

La PBI ha i suoi segreti, ma Beato Angelico è pronto a portarli alla luce...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Beato Angelico è una storia inusuale, anche per la varietà di atmosfere e generi narrativi attraversati durante il corso di Paperinik New Adventures.
Per una volta infatti Paperinik non deve affrontare alcuna minaccia che mette in pericolo la sicurezza del pianeta o degli abitanti di Paperopoli, non ci sono scene d'azione e le funzioni ultratecnologiche dell'extrasformer rimangono inutilizzate. Il pericolo che affiora in superficie è Beato Angelico, un misterioso informatore che fa scoprire al Capo Divisione della PBI che i suoi ufficiali Nimrod e Flagstarr sono a conoscenza di avvistamenti alieni non comunicati ai propri superiori. Il papero mascherato deve quindi cercare di capire come proteggere queste informazioni e aiutare i due agenti segreti con cui ha collaborato in passato, trovandosi invischiato in un complotto mediatico basato sulla compravendita di informazioni. Niente imprese epiche da supereroe, ma un'elaborata vicenda di spionaggio, un'indagine sul mondo della comunicazione e una riflessione su cosa e quanto sia giusto comunicare al pubblico.
In una trama in cui l'elemento mediatico ha una forte rilevanza non poteva mancare Angus Fangus, che ovviamente ricopre un ruolo di primo piano: il suo costante desiderio di portare la verità ai suoi spettatori ne fa un potente motore della storia, portando alla luce molti segreti che il governo preferirebbe rimanessero tali.

Davide Catenacci, al suo esordio su PKNA, imbastisce una trama complessa ma abbastanza povera di eventi; quel poco che succede nelle 60 pagine di fumetto avrebbe potuto essere raccontato nella metà delle tavole, con il risultato di trovarsi di fronte passaggi lenti o percepiti come troppo ripetitivi. Mancano i dialoghi graffianti che avrebbero potuto risollevare la storia e anche i disegni di Lorenzo Pastrovicchio appaiono meno incisivi delle sue precedenti performance.
È un peccato perché l'idea di partenza è interessante, un modo per esplorare un nuovo aspetto dell'universo pikappico attraverso un approccio che, pur mettendo l'eroe in secondo piano, fa scaturire nuove dinamiche. Rendono ancor più interessante questo numero la presentazione di un'organizzazione ribelle come Last Echo, la corruzione che muove le fila della vicenda e una comparsata di Ziggy che conferma il suo status di fratello di MaryAnn scoperto un paio di numeri prima, anche se la sua apparizione risulta gratuita e funge solo da riempipagine.
Uno spunto originale che vuole mettere in discussione le certezze della PBI si accartoccia parzialmente su sé stesso a causa di intrighi non del tutto chiariti e un ritmo traballante, con l'attenuante dell'esordio alla sceneggiatura di Catenacci, che su PKNA otterrà una fama maggiore nei panni baffuti di Bertoni.

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