Chrono PK #39: 5Y
Artibani e Mastantuono aprono una finestra sulla vita quotidiana di Lyla, mostrandoci come ragiona un droide 5Y...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il titolo si riferisce alla classe di droidi a cui appartiene Lyla Lay, protagonista di queste storie brevi che analizzano la sua vita quotidiana e le difficoltà a comprendere le abitudini umane e a integrarsi alla perfezione nella società del XX secolo.
Sono racconti umoristici, ma Francesco Artibani riesce anche a far affiorare la sensibilità di una macchina che con curiosità tenta di decifrare atteggiamenti e sensazioni a lei sconosciute, nella speranza di poter così conquistare un po' di umanità. I personaggi disegnati da Corrado Mastantuono hanno un look più cartoonesco che nella serie principale come ci hanno abituato anche le altre precedenti miniserie; a rendere più delicato il tratto però contribuisce una colorazione dalle tinte non troppo accese, il cui contrasto è reso ancor più netto dalla cornice delle pagine sempre nera.
Sale Quanto Basta comincia dallo psicologo per droidi, dove Lyla spiega il disagio provato quando i suoi colleghi di Canale Doppio Zero hanno deciso di autoinvitarsi a casa sua per una cena; non avendo bisogno di nutrirsi non sa come cucinare, ma non può lasciare che lo scoprano per non attirare sospetti sulla sua vera natura. Dopo che un ordine a domicilio non va a buon fine, Lyla si cimenta nella preparazione di un'insalata russa ma deve superare l'insormontabile ostacolo delle irrazionali ricette umane: cosa significa "aggiungere sale quanto basta"?
Tra queste indicazioni vaghe e i suoi obblighi nei confronti di Time 0, Lyla si trova in grande difficoltà, ma l'intervento di una task force di Tempoliziotti dotati in cucina riesce a risolvere la situazione.
Indice d'Ascolto inizia con una Lyla infastidita dall'arte per i pettegolezzi particolarmente diffusa negli uffici di 00 Channel. Ma origliando le chiacchiere dei colleghi, la droide si convince erroneamente che i suoi superiori vogliano licenziare il fattorino Ziggy e nel tentativo di migliorare la sua reputazione passa la notte a riordinare tutto l'archivio video della redazione. Questo strano atteggiamento di Lyla spinge i colleghi a iniziare a spettegolare su di lei, mentre Ziggy si ritrova assegnato al caotico archivio centrale, per la bravura dimostrata nel suo incarico precedente.
Una simpatica commedia degli equivoci in poche pagine, basata su un morboso piacere umano per i pettegolezzi.
L'Albero di Jacob sfoggia un registro diverso dagli altri episodi di 5Y, senza fare leva sulla comicità ma presentando una trama quasi commovente.
Lyla viene raggiunta da Jacob, un ex-carcerato che le aveva mandato lettere durante la sua reclusione e che ora desidera incontrarla per poterle raccontare la sua storia: l'uomo è stato imprigionato per aver tentato di rapinare una banca, dopo che gli era stato negato un prestito per salvare la casa di suo padre, dove era piantato un albero dal grande valore affettivo. Lyla aiuta Jacob a essere scagionato in tribunale e gli fa notare che, facendosi strada attraverso gli ostacoli, l'albero di suo padre è riuscito a sopravvivere.
In Strettamente Personale l'identità di Lyla è a rischio, quando il portiere del suo condominio inizia a sospettare che sia un androide, a causa delle sue bizzarre abitudine e i suoi consumi di acqua e gas quasi nulli. Il fatto che Lyla acquisti solamente insalata verde è un vero e proprio enigma così il portiere, nonostante i tentativi della moglie di fermarlo, entra di nascosto nell'appartamento della giornalista per scoprire il suo segreto, ma viene colto sul fatto dalla padrona di casa. Lyla è costretta a fornire una spiegazione: nel guardaroba tiene nascosti alcuni criceti, proibiti dal regolamento condominiale, ai quali era destinata l'insalata. Questa piccola infrazione delle regole è ritenuta una giustificazione sufficiente, così il portiere è costretto a lasciare l'appartamento di Lyla ignorando quanto fosse andato vicino alla verità...