Chrono PK #37: Virus

E se l'unica arma in grado di fermare gli evroniani fosse un Virus?

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dopo quasi un anno e mezzo dall'ultimo tassello della sottotrama militare di Paperinik New Adventures, ecco che Gianfranco Cordara la prosegue in una storia che mescola elementi e generi, riportando in scena vecchie conoscenze e assegnando un ruolo da comprimario a quella che finora era stata solo una comparsa.
Wisecube è stato esonerato dai piani alti dell'esercito e cerca di mettere le mani su un fantomatico virus che potrebbe far regredire gli evroniani allo stato di spore; un'idea semplice quanto perfetta per giustificare il fatto che gli alieni viola non vogliano attaccare in massa la Terra. È un peccato che quest'arma batteriologica si riveli in realtà solo uno stratagemma inventato da Wisecube per attirare l'attenzione sulla questione evroniana, intenzionato a svelare pubblicamente gli accordi in corso tra l'esercito e gli extraterrestri. Paperinik però ignora tutto questo e vuole introdursi nella base militare segreta dove sarebbe tenuto questo virus, ma viene bloccato dal Generale Westcock e dai suoi uomini; in suo soccorso arriva però il fattorino Ziggy, che assiste alla scena e chiede aiuto alla (colpo di scena!) sorella Mary-Ann Flagstarr.
Una trama spionistica con gli eroi impegnati a intrufolarsi nella base nemica (situazione già vista in PKNA) si mescola con atmosfere complottistiche in stile X Files, con una conclusione che mette in campo un'intelligente riflessione sulla trasparenza dell'informazione

Virus offre una stupefacente varietà di toni narrativi, con momenti di forte tensione alternati a frenetiche scene d'azione; mentre i vertici dell'esercito affrontano la loro divergenza d'opinioni è interessante osservare come una coppia di persone all'oscuro di tutto come Mary-Ann e Ziggy cerchino di contribuire a fare ciò che è giusto. In tutto questo Pikappa è costantemente al centro dell'azione, non si ritrova ad essere messo in secondo piano come in altre storie dove era ridotto quasi a un mero osservatore degli eventi, ma lo si può vedere in più di una tavola spiccare nelle sue pose eroiche durante le sue gesta di coraggio.
Andrea Freccero fa un buon lavoro, soprattutto nelle sequenze in cui la sceneggiatura ha limitato la parte verbale e ha lasciato il disegnatore libero di esprimere tutto attraverso la componente visiva, dando vita a scene che potrebbero benissimo appartenere a un film d'azione con un'epica musica in sottofondo.
Affascinante il modo in cui la serie continui a offrire zone "di grigio", con il ribaltamento di ruoli tra Wisecube e Westcock e una situazione in cui è lasciata all'etica del lettore la decisione di chi si sia comportato nel modo più corretto nei confronti del suo popolo...
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