Chrono PK #27: Tyrannic

Paperinik si introduce a borda del sottomarino Tyrannic per fermare nuovamente il professor Fairfax...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Ritornano Morgan Fairfax e il progetto Pangea, presentati in Terremoto!: il terrorista Oberon De Spair della Repubblica di Belgravia fa evadere lo scienziato dal carcere e lo porta a bordo del suo sottomarino. Inizialmente il professore prende le distanze dal modus operandi di De Spair, ricordandoci che Fairfax non è un vero e proprio cattivo, ma un uomo di scienza pronto a fare scelte etiche discutibili in nome di un bene superiore; purtroppo è sufficiente l'offerta di ospitalità e di finanziare i suoi progetti perché lo scienziato cambi idea fin troppo velocemente, rendendo un po' più stereotipizzato un personaggio che si era dimostrato ricco di sfaccettature. In coppia con l'agente del caos al soldo del governo di Belgravia, Fairfax riesce a mettere le mani su uno dei suoi intensificatori magnetici, che può tornare utile ai fini distruttivi dello staterello guerrafondaio. Per impedire che questo avvenga, la PBI chiede l'aiuto di Paperinik (e della sua intelligenza artificiale) così da rintracciare il sottomarino belgraviano Tyrannic e fermare la minaccia ordita dai due uomini. Oltre a Mary-Ann Flagstarr in questo numero conosciamo il suo superiore Nimrod e ci viene mostrato più approfonditamente il Quacktico, quartier generale della PBI; la storia si conclude con la promozione ad honorem di Pikappa, diventato un agente governativo a tutti gli effetti.

In Tyrannic, lo sceneggiatore Francesco Artibani prosegue la storyline del professor Fairfax iniziata più di un anno prima, con una vicenda che ripropone uno schema narrativo simile a Terremoto! ma con meno mordente. Dovendo introdursi in una base artica, Paperinik sfoggia il costume visto per la prima volta in Invasione!; la missione del supereroe all'interno del sottomarino si limita a mostrarcelo mentre si aggira per i corridoi del mezzo subacqueo per fermare il piano criminale.
Anche se il soggetto non è ricco quanto la prima apparizione di Farifax è comunque interessante, ma l'episodio è penalizzato dalle tavole di Andrea Ferraris: i suoi disegni topolineschi sono molto distanti dagli standard pikappici e le vignette non hanno la dinamicità caratteristica della testata. I personaggi non spiccano per espressività, e anche la caratterizzazione lascia abbastanza a desiderare: caratterizzare graficamente in modo troppo vicino tre comprimari della stessa storia (Nimrod, Fairfax e De Spair, tutti con occhiali e capigliature simili) crea un po' di confusione, soprattutto visto che per due di loro si tratta della prima apparizione.
Dopo essere stati fermati da Paperinik, nel finale Fairfax e De Spair proseguono il loro viaggio sul profondo del mare, lasciando presagire un ritorno futuro (che avverrà quasi verso la fine della serie); il supereroe viene però lasciato libero in modo troppo gratuito, una mossa che non si spiega se non attraverso la necessità dell'autore di far tornare Pikappa in superficie.

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