Chrono PK #26: Zero Barra Uno
Lo Zero Barra Uno non esiste! O forse sì? Scopriamo come Paperino ha salutato il suo vecchio mondo...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
All'interno dello speciale Missing, uscito nell'estate 1997, era stato pubblicato un articolo che elenca i numeri di PKNA usciti fino a quel momento riassumendo le trame di ognuno. Il PK Team decise di inserire un fittizio numero 0/1, giocando sui dubbi nati riguardo alla sua esistenza a causa della numerazione inusuale; nonostante la trama esageratamente stramba e la presenza di personaggi improbabili, alcuni lettori non colgono l'ironia e il fraintendimento invece che diminuire aumenta. Per mesi quindi la rubrica della posta dà spazio a lettere che chiedono informazioni su come reperire l'albo e il PK Team si diverte a giocare su questo equivoco, arrivando però al punto da essere costretti a svelare lo scherzo per porre fine alle richieste sempre più numerose.
Per lo speciale estivo del 1998 però gli autori decidono di dare vita a questo albo inesistente, che tanto aveva fatto parlare di sé ancor prima di essere concepito. La numerazione suggerisce la collocazione cronologica della storia, tra il numero Zero e lo Zero/2, e da questo vincolo nasce l'idea di raccontare alcuni episodi avvenuti tra gli eventi due due numeri. È l'occasione per Pikappa di congedarsi da alcuni personaggi ed elementi che contraddistinguevano le sue avventure classiche, creando così una netta separazione con la vita precedente.
Simone Stenti realizza le tavole che fanno da cornice alle singole storie brevi che compongono lo speciale, un albo malinconico che approfondisce psicologicamente il protagonista, mostrandocelo alle prese con la difficile scelta di dover allontanare il suo vecchio mondo per eseguire al meglio la sua attività da supereroe. Claudio Sciarrone illustra un Pikappa particolarmente introspettivo e riflessivo, con un buon risultato per una scelta narrativa non facile.
In Archie assistiamo all'addio tra Paperinik e Archimede, inevitabile dopo l'incontro con Uno e a causa dell'avvento di nuove minacce che per essere affrontate richiedono un arsenale più tecnologico di quello che può offrire il simpatico inventore. Il papero mascherato è costretto a salutare per sempre il suo partner di centinaia di avventure, che facendo uso delle car-can si cancella i ricordi riguardanti l'identità segreta del supereroe.
In sole sei tavole Tito Faraci, coadiuvato dai disegni di Paolo Mottura, riesce a dipingere per un'ultima volta il legame tra Pikappa e Archimede, raccontando poi la toccante separazione tra i due; tutto avviene con la collaborazione di Uno, visto che l'intelligenza artificiale e l'inventore erano già entrati in contatto per orchestrare il saluto definitivo.
I toni cambiano drasticamente ne I Conti Tornano, storia demenziale scritta da Bruno Enna e affidata graficamente a Silvia Ziche: Paperone si rende conto che la Ducklair Tower ha un piano in più e decide di contarli personalmente, mentre Paperinik prova a distrarlo per evitare che scopra l'esistenza di un piano segreto. I divertenti tentativi di fermare il conteggio di zio Paperone si riveleranno però inutili nel finale, dove il ricco miliardario si addormenta, risolvendo il suo problema d'insonnia per il quale a nulla era servito contare le pecore.
Rinascita all'apparenza sembra un banale confronto tra Paperinik e un gruppo di coolflames all'interno di un luna park, ma si scopre presto che c'è di più: oltre alle inquietanti allucinazioni di Qui, Quo, Qua, Paperina e Paperoga trasformati in coolflames, Gianfranco Cordara imbastisce un'interessante riflessione su quanto Paperino è costretto a sacrificare a causa della sua doppia identità supereroistica, mostrandoci una Paperina furiosa che si rifiuterà di vedere Paperino per mesi, dopo aver subito l'ennesimo bidone. Purtroppo i disegni di Marco Forcelloni, nonostante alcune vignette memorabili, sono i meno convincenti dell'albo, adatti più a una testata classica Disney piuttosto che a PKNA.
Giorgio Cavazzano ritorna su PKNA per la seconda e ultima volta, in una storia dove il suo stile cartoonesco si applica in modo più efficace di quanto visto in Blu Botte all'interno dello speciale Missing.
Dopo una storia così malinconica e a tratti angosciante, lo speciale Zero Barra Uno compensa con un'abbondante dose di redazionali: oltre alla caratteristica rubrica della posta, è presente un bizzarro reportage sulla "semi-sconosciutacittà di Parigi" e una raccolta di improbabili souvenir. La vera chicca però è il palinsesto di una giornata tipo di Channel 00, con trasmissioni curate da alcuni nomi che ricordano fin troppo gli autori di PKNA...