Chrono PK #22: Stella Cadente

Un nuovo pericolo minaccia Paperopoli e questa volta si tratta di una... Stella Cadente

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dopo che i Pkers hanno dato sfogo alla loro fantasia per cercare di ottenere la Pkard, il Pk Team decide di lanciare una nuova sfida ai lettori. Crea così una seconda tessera per i fan, la Pk Action Hero, con lo spazio per attaccare quattro bollini che avrebbero potuto essere ottenuti superando alcune "missioni di coraggio". Per il primo bollino i Pkers avevano tre possibilità: andare in spiaggia sugli sci, in canotto sulla neve, oppure usare una cabina telefonica come una doccia. Da questo numero la rubrica della posta inizia a pubblicare le foto dei lettori che testimoniano i tentativi di ottenere l'agognato obiettivo, testimonianza di quanto si stesse rafforzando la community, trasportando anche nel mondo reale la demenzialità della rubrica della posta. È divertente anche constatare come gli autori delle storie tenessero in considerazione queste bizzarre iniziative, visto che proprio in questo numero è possibile vedere in una vignetta un uomo in accappatoio all'interno di un telefono pubblico, rafforzando l'idea che fumetto e redazionali facciano parte della stessa operazione editoriale.
Il diciassettesimo numero di Paperinik New Adventures contiene anche il dossier Evron Space Force, dieci pagine di schede sui veicoli bellici evroniani; si tratta di un ritorno all'apparato redazionale a cui eravamo abituati nei primi numeri della serie, in sostituzione della storia breve ormai diventata appuntamento fisso nell'indice della testata. Le schede sono interessanti ma cominciano a soffrire di ripetitività, oltre a risultare in parte fuori luogo per essere pubblicati dopo una storia in cui gli alieni viola sono assenti.Nonostante l'assenza di evroniani, Stella Cadente segna il ritorno di Xadhoom come personaggio principale, dopo diverse avventure in cui aveva rivestito un ruolo secondario. In questo caso la xerbiana è addirittura la minaccia che Paperinik deve cercare di fermare per evitare la distruzione di Paperopoli; colpita da un'arma evroniana l'aliena infatti non ha più il controllo di sé e causa danni per la città in preda a una furia priva di freni. Il soggetto di Alessandro Sisti utilizza uno stratagemma un po' forzato per che ricrea il rapporto ambiguo tra PK e Xadhoom del loro primo incontro; lo svolgimento nella prima metà della storia non è accattivante e la sceneggiatura soffre di una lentezza che non riesce a far capire al lettore dove la vicenda voglia arrivare, ma dalla rivelazione che "il mostro alieno" da sconfiggere è Xadhoom la qualità si riprende fino a mettere in scena lo scontro finale, ricco di pathos.
Il papero mascherato è affiancato/ostacolato da Mary-Ann Flagstarr, figura basata su due forze contrarie che rischiano di renderla incoerente: in certi momenti si fida di Pikappa mentre in altri sembra considerarlo una vera minaccia, con una gestione di questo equilibrio non proprio ottimale.Oltre alla PBI seguono il caso anche l'agente Delta e l'agente de Gamma, due tizi vestiti da Men in Black che si riveleranno essere solo degli invasati che seguono tutto ciò che possa sembrare un X-File; potrebbero risultare simpatici, ma alla lunga stancano e quando si capisce che il loro ruolo è inconsistente li si considera solo un altro tassello che contribuisce a rendere questo episodio piacevole ma mediocre, senza i guizzi o la raffinatezza di molte storie precedenti.
Ai disegni ritroviamo Paolo Mottura, con una performance decisamente migliore di quanto fatto in Invasione!: qualche smorfia dei personaggi risulta ancora troppo strana, ma nel complesso le tavole sono suggestive e l'artista riesce a dare una buona prova, soprattutto nel rappresentare le location decadenti sperimentando anche utilizzi interessanti delle silhouette.
Stella Cadente dimostra che -purtroppo- dopo un periodo d'oro in cui la testata ha inanellato una serie di perle con una qualità costante, PKNA è entrato in una fase più altalenante dove, a fronte di un livello medio comunque eccezionale, si alternano storie più riuscite ad altre meno riuscite. Ma è anche questo il rischio che si corre nell'addentrarsi in strade sempre nuove, se gli autori non avessero osato spingersi su strade diverse da quelle percorse in passato forse avrebbero evitato qualche passo falso come questo, ma non sarebbero nemmeno nati i più grandi capolavori della serie.
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