Chrono PK #19: Motore/Azione

Se durante le riprese di Patemi irrompono gli evroniani... Motore/Azione!

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Dopo aver collaborato per la miniserie di storie brevi Angus Tales, Silvia Ziche e Tito Faraci tornano in coppia sulla serie principale, con un'avventura spiccatamente comica. Faraci aveva già scritto Trauma, dimostrando di poter realizzare una storia matura e cupa, ma in Motore/Azione riprende i toni demenziali adatti al tratto umoristico della Ziche, qui per la prima volta alle prese con una storia lunga 60 pagine. Forse per continuare idealmente il lavoro di parodia delle soap opera iniziato dalla disegnatrice con la Papernovela, la storia ha per protagonista l'intero cast di Patemi, al centro di Evroniani e da allora solamente citato in una manciata di occasioni.
Durante una trasferta per registrare un ciclo di episodi nella giungla, con un Paperino troppo casualmente coinvolto nello staff, Sam Plot e gli attori si imbattono in un altro attacco evroniano, riprendendo alcune situazioni del numero Zero ormai diventate classiche tra i fan di PKNA. Il cast della soap ottiene qui una caratterizzazione memorabile, costruita da tante individualità comiche che si sommano per dare vita a una storia molto divertente. Non viene però trascurata la continuity della testata: il ritorno di Patemi consente di approfondire la coolflamizzazione di Sam Plot e mostrarci finalmente Brad Van Beck, dato per spacciato nel primo numero della serie e di cui scopriamo solo qui l'aspetto. Ma soprattutto tornano il generale Zondag e lo scienziato Zoster, creduti morti alla fine di Ombre su Venere ma che scopriamo redivivi, grazie a un processo che consente agli evroniani di regredire allo stato di spora per sopravvivere in condizioni straordinarie.

La forte impronta umoristica di questo numero non può non lasciare stranito il lettore, specie dopo una sequenza di episodi piuttosto profondi pubblicati nella serie. Anche graficamente il tratto della Ziche, comunque più elaborato dei suoi standard, non riesce a trovare una posizione omogenea con quella delle tavole realizzate da altri autori. Forse più di ogni altro numero però, proprio Motore/Azione definisce cosa fosse PKNA: una testata coraggiosa che si permetteva di sperimentare, grazie al coinvolgimento di autori che imprimevano alle storie il proprio stile, creando una diversità che di volta in volta poteva concentrarsi su un determinato genere narrativo o atmosfera.
Nonostante questo ragionamento, rimangono comunque alcune perplessità: la Ziche, perfetta per i momenti comici, fatica a trasmettere una credibile sensazione di paura, di minaccia, dando vita a evroniani un po' troppo sopra le righe e sequenze d'azione che risultano solo come caotiche baraonde. Anche Faraci mette in piedi una sceneggiatura che probabilmente ricalca fin troppo gli stilemi zichiani, con una costante ricerca della risata che in alcuni momenti risulta forzata ed alcuni elementi inseriti solo con intenti comici, senza approfondirli adeguatamente come sarebbe successo in altri episodi. Un esempio sono i ribelli e le forze dell'ordine del governo di Providencia, fazioni che potevano essere presentati in modo più interessante, ma che si limitano a fare da spalla ai protagonisti, come macchiette comiche.
Il numero è comunque una piacevole lettura, una simpatica variazione di programma che rende l'offerta pikappica ancora più ricca di quanto già non fosse.

Continua a leggere su BadTaste