Chrono PK #13: Le Sorgenti della Luna

Paperinik viaggia fino in Africa, alla ricerca di una vasta piantagione di spore evroniane...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Non ricordiamo spesso l'importanza che le copertine di PKNA hanno avuto in questa serie, ma per farlo sfruttiamo l'occasione dell'illustrazione di Fabio Celoni, nella quale vediamo una Xadhoom in lotta contro gli evroniani sopra le acque di un fiume africano, con la luna piena che si staglia dietro di lei e un Paperinik inerme tra le braccia. La potenza evocativa di un'immagine come questa è enorme ed è in grado di catturare perfettamente l'atmosfera della storia contenuta in quest'albo, sfruttando al meglio anche la struttura dell'illustrazione "doppia"che prosegue in quarta di copertina.
Ne Le Sorgenti della Luna ritroviamo Francesco Guerrini, disegnatore di quel numero eccellente che è Terremoto!, qui purtroppo in una performance non altrettanto entusiasmante. Il problema principale è l'aspetto di Xadhoom, che lascia un bel po' a desiderare, e anche i suoi evroniani hanno una caratterizzazione grafica non del tutto convincente. Considerando che sono i personaggi centrali di questo albo, questa pecca grafica ha un peso rilevante sul giudizio dell'albo, anche se Guerrini riesce comunque a stupire per alcune impostazioni di tavola o per vignette particolarmente suggestive. In questo caso a farla da padrone sono gli esotici panorami africani, dalla caotica città al verde delle foreste, affascinanti soprattutto per la resa cromatica. Il disegnatore continua a sperimentare nuovi approcci originali nella disposizione delle vignette, anche se in alcuni casi (come nel combattimento "cinematografico" mostrato sul negativo della pellicola) ci troviamo di fronte a virtuosismi che non agevolano la lettura.

Gianfranco Cordara, che aveva scritto il primo episodio dedicato alla storyline delle spore, si occupa anche di chiudere la quadrilogia con una conclusione che in realtà lascia l'amaro in bocca: dopo un lungo viaggio per arrivare in Africa, Paperinik non prende parte allo scontro finale e anche Xadhoom non ha un ruolo davvero risolutivo, visto che le spore vengono sterminate dal deus ex machina governativo. Anche il dipanarsi della vicenda non brilla per un soggetto o una sceneggiatura memorabili: i dialoghi, ad eccezione di qualche chiacchierata tra Pk e Xadhoom, sono più piatti del solito e anche le situazioni sono prive di mordente. Per una volta sono addirittura più interessanti i momenti con Paperino in scena, tra la conoscenza della professoressa Lucy e i siparietti col passeggero misterioso che scopriremo poi essere Wisecube.
Sembra inoltre esserci uno strano equilibrio all'interno della storia, con eventi o rivelazioni molto importanti a cui viene dato poco spazio, in favore di altri elementi che potrebbero benissimo essere lasciati in secondo piano: fa uno strano effetto a tal proposito vedere le spore distrutte senza troppo clamore, o la rivelazione di due navi xerbiane sopravvissute liquidata in poche battute.
Per quando riguarda gli evroniani comincia a essere confusa la gerarchia interna alla razza, elemento a cui viene data importanza ma purtroppo che in più di occasione non è chiaro all'occhio del lettore: l'aspetto di Zargon in questo episodio lo fa confondere con Zondag, e altri casi come questi si ripeteranno nel corso della serie.
Dispiace anche che ogni storia lascia aperto uno spiraglio per consentire che alcuni elementi della stessa vengano ripresi, ma in molti casi non sarà così: ad esempio il finale de Le Sorgenti della Luna lascia intendere che Zargon sia sopravvissuto, o che potremmo rivedere la professoressa Lucy, ma purtroppo così non sarà, lasciando queste sottotrame sospese in eterno.

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