Chrono Lupin III #50: Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa

Takeshi Koike racconta il silenzioso samurai nel film Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa poster

Dopo il serial TV La donna chiamata Fujiko Mine e il film La lapide di Jigen Daisuke, il regista Takeshi Koike completa la sua ideale trilogia sui compari di Lupin III con Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa.

Per decenni abbiamo visto la katana del silenzioso samurai tagliare con facilità casseforti, elicotteri e qualunque altro ostacolo apparentemente insormontabile. Qui non avviene nulla di così surreale, con Goemon che si limita a utilizzare la sua arma contro un gruppo di criminali nella sequenza più riuscita del film: un florilegio di fiotti rossi e arti volanti, grazie anche alla consulenza di Katsuhito Ishii, responsabile della celebre sequenza animata di Kill Bill vol. 1. Trattasi dunque di violenza esagerata ma più splatter del solito, che si fa desiderare dopo che per la maggior parte della pellicola la spada viene sfoderata solo per brevi sequenze d'azione.

Goemon lavora per un boss della yakuza che gli ordina di eliminare il Fantasma delle Bermuda, un ex soldato americano creduto morto dopo aver ucciso migliaia di avversari; un uomo massiccio e determinato a mettere le mani su Lupin e i suoi compagni, anche se a livello narrativo le sue motivazioni risultano abbastanza forzate. A dirla tutta, la stessa presenza del Ladro Gentiluomo e dei suoi compagni è pretestuosa, avendo un ruolo risicato nella vicenda. Ci troviamo di fronte a quella che poteva benissimo essere un'avventura in solitario di Goemon, cosa che avrebbe reso ancor più d'atmosfera l'intera pellicola.

Apprezziamo la versione hard boiled dell'Ispettore Zeingata a cui il regista ci ha abituati, mentre la figura di Fujiko non è altrettanto affascinante, così come risulta meno ispirato il character design dei nuovi personaggi. Paragonato ai suoi precedenti lavori su Lupin III, questo è il meno riuscito di Koike, con una parte centrale che soffre di un'eccessiva lentezza; mancano inoltre le sequenze oniriche e gli elementi disturbanti delle opere sugli altri personaggi, a eccezione di qualche ferita alla quale però difficilmente si potrebbe sopravvivere nel mondo reale.

Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa resta un prodotto nettamente superiore alla media del franchise, al punto da farci sperare di vedere ulteriori capitoli di questo filone adulto. Viene inoltre presentato per la prima volta un Lupin in giacca nera, il quale idealmente potrebbe rappresentare al meglio l'estetica di queste storie mature in grado di ripristinare le atmosfere originali del manga, mentre sul piccolo schermo viene portata avanti una versione adatta a tutte le età.

Uno schizzo di sangue per Goemon Ishikawa poster

CHRONO LUPIN III:

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