Chrono Lupin III #49: Lupin III - Il film

Lupin III - Il film ha portato al cinema per la seconda volta i personaggi di Monkey Punch in live action

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Lupin III - Il Film

Nel 2014, a quarant'anni esatti dall'uscita di La Strana Strategia Psicocinetica, arriva nelle sale giapponesi Lupin III - Il film, la seconda incarnazione cinematografica in live action del celebre Ladro Gentiluomo ideato da Monkey Punch.

Questa volta, l'obiettivo è realizzare un action movie vicino alle atmosfere dei prodotti più recenti della serie animata, abbandonando l'approccio camp del precedente lungometraggio con attori in carne e ossa. Purtroppo, per la trama la scelta ricade sull'ennesimo prequel che mostra le origini della banda, stratagemma narrativo usato fin troppe volte, forse d'impatto per il pubblico casuale ma quasi svilente per i fedeli seguaci della produzione animata del personaggio, per i quali è ormai impossibile credere a un ulteriore racconto del primo incontro tra i protagonisti.

Il primo atto ci mostra Lupin, Jigen e Fujiko al servizio di un'organizzazione criminale: una mezz'ora caratterizzata da atmosfere abbastanza diverse da quelle a cui la serie animata ci ha abituato. La lunghezza è eccessiva per quello che risulta essere un prologo utile a introdurre un paio di personaggi. La morte del boss Thomas Dawson porta i ladri a mettersi in proprio e, passato qualche anno, rivediamo Jigen e Lupin agire per proprio conto, finalmente mettendo a segno colpi scanzonati, ricchi di battutine sagaci e inseguimenti rocamboleschi.

La vicenda non brilla particolarmente, ma offre un filo conduttore attraverso il quale i personaggi tanto amati possono muoversi. Poche le scene memorabili, anche a causa di una regia che pur facendo un buon lavoro manca di personalità. Fortunatamente i protagonisti possono godere di una messa in scena soddisfacente e interpreti che hanno colto l'essenza delle controparti animate, le cui caratterizzazioni sono state consolidate dai numerosi prodotti usciti nei precedenti cinquant'anni.

Per l'adattamento italiano si è scelto di utilizzare lo stesso cast di doppiatori dell'anime, decisione quasi inevitabile al fine di proporre alle platee nostrane i personaggi che già conoscono, nonostante in alcuni casi le voci non siano adatte agli attori giapponesi.

La produzione nipponica non è stata altrettanto fedele alla serie animata relativamente ad alcuni aspetti del film, decisione che abbiamo apprezzato; in primis nell'estetica e nei costumi, qui affrontati in modo realistico e credibile, a differenza di altri adattamenti cinematografici di manga e anime in cui l'eccesso di aderenza portava su schermo quelli che erano sostanzialmente degli ottimi cosplay, non abbastanza efficaci nel passaggio a un medium differente.

Abbandonata anche l'iconica colonna sonora di Yuji Ohno, di cui non si sente nemmeno il tema principale, ormai indissolubile da Lupin III. Dopo un iniziale rammarico, abbiamo gradito il coraggio di distaccarsi da un'eredità tanto pesante, anche perché le musiche del film sono un buon sottofondo sonoro, pur non raggiungendo lo stesso carisma del classico accompagnamento jazz.

Lupin - Il film

CHRONO LUPIN III:

Continua a leggere su BadTaste