Chrono Hellboy #11: B.P.R.D., Una Piaga di Rane

Tutte le avventure della progenie di Mike Mignola, il demone rosso del fumetto indipendente noto come Hellboy!

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B.P.R.D.: Plague of Frogs #1, copertina di Mike MignolaConclusa l'esperienza come co-produttore esecutivo del primo lungometraggio dedicato a Hellboy, Mike Mignola torna a occuparsi a tempo pieno delle sue creazioni fumettistiche. I suoi primi sforzi si concentrano sullo spin-off dedicato al B.P.R.D., il quale deve ancora trovare una precisa direzione narrativa.

Il primo atto di questa rinascita avviene con il racconto Born Again, pubblicato nel marzo 2004 su Hellboy Premiere Edition. In questa storia gli agenti del Bureau for Paranormal Research and Defense si imbattono nello scheletro di una creatura simile a un dinosauro, uccisa tempo prima dal mago Sconchin. A questa storia collaborano due elementi che si riveleranno fondamentali per il futuro del B.P.R.D.

Il primo è lo sceneggiatore John Arcudi, che in precedenza per la Dark Horse aveva contribuito al rilancio di The Mask, con una successione di miniserie che aveva dimostrato la sua abilità nel creare trame a lunga gittata. L'editor Scott Allie suggerisce dunque il suo nome a Mignola come possibile co-sceneggiatore e, dopo un incontro tra i due, nasce una prolifica e proficua collaborazione.

B.P.R.D.: Plague of Frogs #1, copertina di Mike MignolaIl secondo è il disegnatore Guy Davis, formatosi da autodidatta nel campo del disegno e già collaboratore di alcune case editrici indipendenti. Nonostante il suo stile appaia distante da quello di Mignola, risulta comunque gradito ai lettori (forse proprio perché contribuisce a dare una versione graficamente diversa ma altrettanto apprezzabile dell'Hellboy Universe), consentendogli di disegnare nel tempo svariate storie.

Sempre nel marzo 2004 esce il primo capitolo della miniserie in cinque numeri Plague of Frogs (Una piaga di rane). Questa è l'unica miniserie del B.P.R.D. sceneggiata unicamente da Mike Mignola (per i disegni di Guy Davis) e che dà il via a un lungo ciclo in grado di mettere finalmente in mostra le potenzialità dello spin-off.

Gli agenti si recano nel New Jersey, dove un professore universitario è impazzito a causa di uno strano fungo che avrebbe preso possesso del suo corpo: qui vengono attaccati da rane umanoidi, come accaduto tempo prima a Villa Cavendish e nella fortezza nazista in Austria. A quanto sembra, il fungo ha attivato la trasformazione di alcuni esseri umani in queste creature.

Successive indagini portano il gruppo in Michigan, dove si trova il Nuovo Tempio dei Misteri, una setta finanziata dal professore universitario scomparso. Qui gli agenti (ri)trovano una figura incappucciata che si spaccia per Sadu-Hem: Liz Sherman riesce a bruciarlo, ma Abe Sapien viene trafitto al petto con una lancia dal leader della setta.

B.P.R.D.: Plague of Frogs #5, copertina di Mike MignolaSospeso tra la vita e la morte, Abe si ritrova trasportato nell'Era Vittoriana, dove assiste a una riunione segreta di quattro uomini, uno dei quali si chiama Langdon Everett Caul e sta intonando un incantesimo verso un bozzolo contenente uno spirito dell'acqua, con il quale fonde la sua essenza. I tre soci di Caul lo ripongono nel bozzolo ma, a seguito dell'omicidio di Abraham Lincoln, sono costretti ad abbandonarlo. Abe Sapien capisce, prima di essere rianimato, che Langdon Everett Caul è in realtà la sua precedente incarnazione.

Nell'agosto 2004 viene pubblicato un volume brossurato dedicato al B.P.R.D. contenente alcune storie brevi; Mignola ne approfitta per inserire una storia inedita,Another Day at the Office (Un altro giorno in ufficio), disegnata da Cameron Stewart: Abe Sapien e Johann Kraus si recano in Moldavia, dove è appena stata contenuta una invasione di zombi. Abe rintraccia in un monastero l'uomo che ha scatenato questa crisi, in quanto posseduto dallo spirito di un tiranno morto secoli prima, e con un proiettile tranquillante pone fine alla minaccia.

Queste storie si trovano sui volumi 2 e 3 dedicati al B.P.R.D. pubblicati da Magic Press.

CHRONO HELLBOY:

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