Chrono Dragon Ball #42: Il sigillo del pianeta Potaufeu

Un breve ciclo di episodi di Dragon Ball Super offre un'interessante vicenda ambientata sul pianeta Potaufeu...

di Carlo A. Montori

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.

Pubblicazione: 05 ottobre 2016 alle 18:25 Aggiornamento: 05 ottobre 2016 alle 19:08

Dragon Ball Akira Toriyama

Fumetti

Dopo la conclusione del Torneo del Sesto Universo, Dragon Ball Super si diverte a mostrare alcune conseguenze della saga, tra i goffi tentativi di nascondere la debolezza di Monaka a Goku, gli effetti collaterali dell'utilizzo del Kaioh Ken come Super Sayan Blu e le disavventure della giovane Pan. Un ciclo di tre episodi consecutivi compone invece una trama compatta, ambientata sul pianeta Potaufeu; sono forse troppo pochi per considerarli una saga a sé stante, ma la durata complessiva (circa un'ora), la struttura narrativa e il tipo di storia raccontata ne fanno un ideale film simile ad alcuni usciti negli anni '90 in epoca Dragon Ball Z.

Goten e Trunks si nascondono sul retro del camion di Monaka, ignorando che il combattente amatoriale stia per andare a fare una consegna sul pianeta Potaufeu; qui i bambini aiutano l'anziano Potage a respingere le aggressioni del perfido Gryll e dei suoi compagni, intenzionati a mettere le mani sull'acqua sovrumana che conferisce una forza incredibile a chiunque la beva.

Il malvagio alieno riesce a berla, ma intervengono Jaco e Vegeta, giunti sul pianeta per salvare i due ragazzi; Jaco è stupito di trovare Gryll, il criminale che stava cercando, su Potaufeu; Vegeta riesce rapidamente a mettere al tappeto tutti i suoi scagnozzi. Una misteriosa sostanza viola emessa da Gryll, però, assale il saiyan alle spalle, lo priva di tutte le sue forze e ne crea una copia perfetta, intenzionata a fare lo stesso anche con tutti gli altri individui presenti sul pianeta.

Potage spiega che, in realtà, la leggenda dell'acqua sovrumana non ha alcun fondamento: si tratta infatti di un pericoloso liquido che assorbe tutti gli esseri umani che incontra; l'anziano alieno l'ha trattenuta finora dopo lo sterminio di tutta la sua razza. Chi viene assorbito dal liquido di solito muore dopo pochi minuti, perciò l'unico modo per salvare Vegeta è sconfiggere la sua copia.

La Fusion porta in campo Gotenks, che attacca la versione malvagia del saiyan, riuscendo a tenergli testa senza però sconfiggerlo. Goku, sul pianeta del Re Kaioh, percepisce l'aura di Gotenks e si teletrasporta su Potaufeu. Qui, dopo aver compreso la situazione, inizia entusiasta a combattere contro la copia di Vegeta, felice di poter sostenere un duello mortale con una copia esatta del suo rivale di sempre. La possessione del principe dei saiyan è uno stratagemma narrativo che è già stato utilizzato durante la saga di Majin Bu e in Dragon Ball GT, ma nonostante questo continua a risultare efficace mettere in scena uno scontro tra i due potenti saiyan.

Durante il combattimento, sia Goku che il suo avversario si trasformano in Super Saiyan Blu, mentre il Vegeta originale è costretto a mettersi in bocca il sigillo originale dell'acqua sovrumana, che assomiglia a un ciuccio per neonati. Il nucleo originale del liquido tenta di aggredire Trunks, ma Vegeta, per salvare il figlio, mette a repentaglio la sua vita e si lancia per proteggerlo; Monaka pesta accidentalmente la creatura nemica, indebolendo temporaneamente la copia di Vegeta, permettendo così a Goku di sconfiggerla con una Kamehameha.

Pur non avendo una trama particolarmente sorprendente, il fatto che questo ciclo di episodi non cambi lo status quo della serie ricorda i film di Dragon Ball Z; come in quei lungometraggi, viene messo in scena uno scontro con un nemico proveniente da un altro pianeta che costringe i protagonisti a combattere alternandosi contro l’avversario di turno. Si tratta di una vicenda che mette Vegeta al centro di alcune scene particolarmente emozionanti, in cui dimostra di essere combattuto tra la sopravvivenza e l’amore, oltre a confermare l’amore e lo spirito di sacrificio che è disposto a esternare unicamente per proteggere suo figlio.