Chrono Dragon Ball #41: Il Torneo di arti marziali del Sesto Universo

Il primo ciclo di episodi originali di Dragon Ball Super mette a confronto Goku e compagni con i combattenti del Sesto Universo

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Spoiler Alert
Dragon Ball Super, la nuova serie animata della saga, ha riportato l'opera di Akira Toriyama in televisione dopo quasi 18 anni di assenza (ovvero dalla fine di Dragon Ball GT), senza considerare le costanti repliche trasmesse in tutto il mondo. La produzione di questo nuovo anime è sicuramente una conseguenza dell'incredibile successo ottenuto dai film La battaglia degli Dei e La resurrezione di F. I due lungometraggi animati sono stati infatti scritti dallo stesso Toriyama, cosa che li rende di fatto una prosecuzione delle avventure di Goku e compagni parte del canone; e il coinvolgimento del mangaka avviene anche in Dragon Ball Super.

I primi 27 episodi della serie sono però un adattamento della trama dei due film e rinarrano vicende già note ai fan, impazienti di vedere qualcosa di completamente inedito. È solo dopo la sconfitta di Freezer che questo avviene, continuando per la prima volta la continuity ufficiale direttamente sullo schermo e senza basarsi su un manga originale.

Dopo due lunghi combattimenti, gli autori optano per un torneo di arti marziali, cercando in modo evidente di ricreare la struttura e le atmosfere del Torneo Tenkaichi, anche se ovviamente ora tutto deve avvenire su una scala più ampia. Lo spunto per questa nuova sfida è un bisticcio tra Bills e Champa, il suo gemello Dio della Distruzione del Sesto Universo (accompagnato da Vados, sorella maggiore di Whis); visto che la loro potenza divina si equivale, i due decidono di sfidarsi organizzando un torneo nel quale si affronteranno i cinque campioni più forti dei rispettivi universi. Bills mette in campo Goku, Vegeta, Piccolo, Bu e un misterioso atleta dai bizzarri capezzoli, Monaka.

Dragon Ball SuperDopo una prova scritta che porta all'eliminazione di Majin Bu, il torneo inizia con il combattimento tra Goku e Botamo, un alieno simile a un orso; i colpi del Saiyan sembrano non sortire nessun effetto, ma riesce comunque a ottenere la vittoria spingendo l'avversario fuori dal ring.

Il secondo contendente del Sesto Universo è Frost, un personaggio che all'apparenza sembra Freezer, ma con un carattere quasi opposto: è infatti molto educato e nel suo mondo è un benefattore che aiuta tutti i popoli. Il suo atteggiamento gentile non gli impedisce di far cadere Goku dal ring facendogli perdere lo scontro.

Il turno passa a Piccolo, anche lui sconfitto da Frost; il namecciano riesce però a svelare la natura subdola e scorretta del suo avversario, che combatte usando trucchi mortali. Frost infatti confessa di arricchirsi sulla pelle delle popolazioni che finge di aiutare. Sarà infine Vegeta a sconfiggere Frost, scaricando su di lui tutta la sua rabbia, ma resistendo all'istinto di ucciderlo per non abbassarsi al suo livello.

Il torneo prosegue con l'arrivo di Magetta, un robot che sputa lava, mandato fuori dal ring da Vegeta. Il principe dei Saiyan deve quindi affrontare Kyabe, un giovane Saiyan del Sesto Universo, contesto in cui la razza aliena non è orgogliosa e si dedica a salvare altri pianeti: uno stile di vita quasi agli antipodi rispetto a quello dei Saiyan dell'Universo 7. Vegeta riesce a mandare al tappeto l'avversario, ma durante il combattimento, più che il desiderio di vittoria, sembra avere la meglio la volontà di far comprendere a Kyabe le sue potenzialità: un atteggiamento da mentore volto a far emergere l'istinto da Saiyan del ragazzo. Un rapporto interessante che sarebbe interessante veder sviluppato in futuro, soprattutto per ritrovare questo lato di Vegeta quasi paterno, che in passato aveva lasciato trapelare con il giovane Trunks.

Goku, essendo stato sconfitto da un'arma di Frost fuori regolamento, viene riammesso nella competizione. Quello che sembrava un interessante cambiamento di routine, in grado di lasciare a Vegeta l'onore di concludere i giochi, si rivela in realtà un finto colpo di scena che permette addirittura al protagonista di partecipare a un maggior numero di incontri. Vegeta viene infatti battuto da Hit, combattente così abile da non lasciarsi colpire nemmeno una volta; subentra Goku che deve fare i conti con l'abilità dell'avversario, in grado di fermare il tempo per un decimo di secondo. Hit mette alle strette Goku, che per tenere testa al potente alieno utilizza il Kayoh-Ken da Super Saiyan Blu, ma questa tecnica lo porta al limite delle sue forze e lo costringe a lasciare il ring.

Sarà Monaka a sconfiggere Hit con un solo pugno. In realtà la sua incredibile forza tanto acclamata da Bills era solo un espediente con cui il Dio della Distruzione voleva motivare Goku a superare i suoi limiti, e Hit si lascia battere non essendo minimamente interessato allo scontro. La sconfitta di Champa viene in realtà mitigata dal dono ricevuto dal fratello: Bills raccoglie infatti le Super sfere del drago, grandi come pianeti, e chiede a Super Shenron di far riapparire la Terra del Sesto Universo, così da permettere a Champa di mangiare tutte le sue delizie.

In una quindicina di puntate questa saga riesce a mescolare con efficacia leggerezza e azione meglio di quanto fatto dai due precedenti cicli (o i due film corrispondenti). Ci sono alcuni elementi forzati che lasciano qualche dubbio, come la gestione di Goku nel torneo o l'espediente motivatore di Monaka (e addirittura la sua vittoria); inoltre in più occasioni si ha la sensazione di deja-vu, come quando vediamo Goku e Vegeta allenarsi nella Stanza dello spirito e del tempo (questa, probabilmente anche un'incongruenza, dato che supererebbero il tempo limite definito precedentemente) o Bulma andare alla ricerca di Sfere del Drago nello spazio, ma osservando la figura di Monaka, che ricorda il ruolo di Mr. Satan. Questi difetti, però, sono bilanciati da tanti momenti divertenti ed emozionanti, che permettono anche di sviluppare in coda episodi autoconclusivi che approfondiscono gli effetti su Goku dell'utilizzo del Kayoh-Ken e i ripetiti tentativi di tenerlo all'oscuro della verità su Monaka.

La conclusione del torneo è accompagnata dall'arrivo di Zeno, il Re dell'Universo, che annuncia un futuro torneo di arti marziali che coinvolgerà atleti da tutti gli universi esistenti, un rilancio al futuro che tanto ricorda gli appuntamenti alle edizioni successive presenti nei primi Tornei Tenkaichi. Aspettiamo di vedere come saranno sviluppati i tanti elementi presenti in questo ciclo di episodi, il più riuscito di Dragon Ball Super, che lascia intravedere molte potenzialità per il futuro.

CHRONO DRAGON BALL

Manga

Film

Speciali

Dragon Ball GT

Continua a leggere su BadTaste