Chrono DoubleDuck #27: PK vs. DD - TimeCrime
Nuovo appuntamento con Chrono DoubleDuck, la rubrica dedicata alle storie di Paperino agente segreto!
Prima pubblicazione: Topolino 3153 - 3154
Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani
Quando i tuoi due alter ego condividono lo stesso universo narrativo, il rischio che si incontrino non può essere del tutto escluso. È questo, infatti, quello che succede in PK vs. DD - TimeCrime, “autocrossover”, secondo la definizione della direttrice di Topolino, Valentina De Poli, tra le due identità segrete di Paperino, PK e Double Duck. Alla sceneggiatura c’è il grandissimo Francesco Artibani, uno degli artefici del trionfale ritorno di PK, mentre alle matite abbiamo Paolo Mottura, al suo esordio su DoubleDuck, ma con all’attivo parecchi numeri di PKNA.
Grazie all’escamotage dei viaggi nel tempo, il Paperino del presente (quello che è anche DD e che ha da poco vissuto l’avventura narrata ne Il Raggio Nero) incontra la versione di se stesso proveniente dalla fine del XX secolo, ovvero direttamente dall’epoca della prima indimenticabile serie di PK, cosa che permette di farci rivedere, seppur indirettamente, PK e Uno di nuovo uniti; non è quello che tutti i pker sperano e si aspettano, ovvero la vera reunion dei due “soci”, ma è un inizio!
L’incontro scontro tra i “due Paperini” è divertente e riuscitissimo e dà il via a una storia che vede agire fianco a fianco tanto le due versioni del Papero, quanto i comprimari più famosi di entrambe le saghe: Uno e Kay K, a cui si unisce anche Lyla.
Ciò che rende memorabile questa storia, pensata per il ventennale di PKNA, è anche l’aver dato delle risposte e svelato dei retroscena fino ad allora inediti. Sappiamo, ad esempio, che entrambe le saghe, contengono una malvagia “Organizzazione”. Ciò che ignoravamo è che a nominare i cronopirati con lo stesso nome dei nemici dell’Agenzia è stato Axel Alpha, ex agente segreto traditore e fondatore della “seconda” Organizzazione, chiaramente ispirata ai “principi” della prima. O, ancora, è impagabile e inaspettata la sequenza finale, che risponde ad un quesito da tempo posto dai lettori e al contempo getta nuova luce sulla genesi stessa del personaggio.
In Codice Olimpo, infatti, vediamo uno scudo Extransformer nella sede dell’Agenzia… ma cosa ci fa lì? Lo scudo di PK, al termine della storia, finisce sbalzato indietro nel tempo (nel 1969?) nello stesso giorno in cui Paperino ricevette per sbaglio la lettera che gli attestava la proprietà di Villa Rosa e che avrebbe visto i natali di Paperinik.
Scopriamo che, mentre Paperino e nipoti facevano il loro primo ingresso nella nuova proprietà, le versioni giovanili di Gizmo, Head H e Jay J, avevano localizzato lo scudo proprio nei pressi di Villa Rosa, recuperandolo un attimo prima che i Paperi facessero il loro arrivo.
È curioso, in questa sequenza, avere un’ulteriore conferma che per la famiglia di Paperi il tempo è congelato. I membri dell’Agenzia invecchiano, Paperino è invece un “eterno trentenne”, così come i nipotini sono perennemente bambini.
Al salutarsi delle due versioni di Paperino, quello del XXI secolo - o Double Duck che dir si voglia - ha un pensiero speciale per Uno: “digli che mi manca tanto!” Manca anche ai lettori. E chissà che, mentre le due carriere di Paperino continueranno a procedere parallelamente, quella supereroistica non ritrovi il vecchio alleato di un tempo…
CHRONO DOUBLEDUCK: