Chrono DoubleDuck #24: Elemento 109

Nuovo appuntamento con Chrono DoubleDuck, la rubrica dedicata alle storie di Paperino agente segreto!

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Titolo: DoubleDuck - Elemento 109

Prima pubblicazione: Topolino 3035

Data di pubblicazione: 29 gennaio 2014

Soggetto e sceneggiatura: Marco Bosco

Disegni: Paolo De Lorenzi

Dopo gli eventi di Regali di Natale, conosciamo ormai piuttosto bene Kay K e il suo passato. Tanto che in questa storia risulta essere lei, fondamentalmente, la protagonista. O quantomeno il vero motore degli eventi.

I grandi misteri che riguardavano Paperino sono ormai alle spalle e l’aver fornito un background più articolato alla “socia” di Double Duck, permette di dare nuova linfa alla serie, senza dover rimanere nel pur collaudato filone dell’Organizzazione da sgominare in qualche città in giro per il mondo con la papera nel ruolo di mera spalla.

Riprendendo, ma approfondendo, la dinamica già parzialmente vista in Chi ha incastrato Double Duck?, Elemento 109 mette i due Konnery, padre e figlia, l’uno contro l’altro, nelle contrapposte vesti di membro dell’Agenzia e ladro gentiluomo.

A dividere la famiglia, questa volta, è il cosiddetto “elemento 109” da cui la storia prende il titolo, il meitnerio, elemento artificiale e radioattivo, realmente esistente, ma estremamente instabile. Nella finzione narrativa un laboratorio segreto è riuscito a stabilizzarlo e produrne ingenti quantità che hanno spinto il generale Draganov, leader dello stato fittizio del Mugykistan, a rubarlo per costruire una bomba nucleare dalla potenza devastante.

Così, mentre Paperino è ufficialmente incaricato dall’Agenzia di recuperare il pericoloso elemento, Kay K, agendo di sua iniziativa, va alla ricerca del padre che ha mandato una richiesta di aiuto tramite email. A quanto pare è Abel Konnery ad aver avuto l’incarico del furto del meitnerio da parte del governo del Mugykistan, ma una volta scoperto a cosa sarebbe servito, pentitosi, ha chiesto aiuto alla figlia, dopo aver nascosto la refurtiva. Gli uomini del generale Draganov, però, sono un passo avanti. Catturano Abel e conducono in trappola Kay K e Paperino. Lo scambio è semplice: la vita di Kay K in cambio della valigetta con il prezioso elemento 109.

La storia, che si era aperta con un breve flashback volto a mostrarci la tenerezza del rapporto padre - figlia durante l’infanzia di Kay K, gira tutta attorno ai sentimenti tra Abel e Arianna Adelaide. Le scelte dell’uno e dell’altra dipendono completamente dall’amore tra i due: la figlia agisce alle spalle dell’Agenzia, il padre è disposto a consegnare ad una potenza terroristica la chiave per una nuova e più potente bomba H.

In tutta questa vicenda Paperino è un comprimario. Importante, sì, ma messo quasi da parte e per la prima volta, o forse la seconda dopo Regali di Natale, non più unico fulcro del ciclo di storie di spionaggio. Il più importante apporto di Double Duck alla storia, ma sempre come spalla di Abel, consiste nel mettere a segno il trucco con cui il ladro scambia il contenuto delle valigie destinate agli sgherri del generale Draganov, consegnandogli comuni pietre al posto del meitnerio.

E l’epilogo, di nuovo, è tutto per Abel e figlia. I due si salutano, le loro strade troppo diverse, ma il loro legame fortissimo come sempre.

CHRONO DOUBLEDUCK:

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