Chrono DoubleDuck #12: Delirio su tela

Nuovo appuntamento con Chrono DoubleDuck, la rubrica dedicata alle storie di Paperino agente segreto!

Condividi

Titolo: DoubleDuck - Delirio su tela

Prima pubblicazione: Topolino 2882

Data di pubblicazione: 22 febbraio 2011

Soggetto e sceneggiatura: Marco Bosco

Disegni: Marco Mazzarello

Da Rio de Janeiro a Roma. E la posta in gioco è sempre più alta! Paperino, come tutti all’interno dell’Agenzia, pensavano di aver ormai sgominato l’Organizzazione, i loro nemici più terribili. Purtroppo, come spiega Head H., i pesci più grossi erano sfuggiti. E ora si stanno ricostituendo. Uno dei capi, Spyro Ananassis, ha avuto contatti con un misterioso nuovo alleato. La microcamera nascosta in un quadro dello studio del pezzo grosso, uno dei famosi Deliri su tela di Astruso de Kryptyk, ha ripreso l’incontro. Ma la villa romana del leader dell’Organizzazione è completamente schermata, motivo per cui Double Duck deve dirigersi di persona nella capitale italiana per recuperare la registrazione.

Divertente la resa dello stereotipo del romano, con la sua parlata fatta di espressioni quali “anvedi” o “‘na cifra”. Così come sono estremamente azzeccate le vedute di Roma, dal Colosseo a uno scorcio di un vicolo con San Pietro in lontananza, fino all’EUR.

La missione, che vede Paperino agire in tandem assieme a T-Titan, membro romano dell’Agenzia, è tutto sommato lineare, rispetto allo schema a cui ci ha abituati DoubleDuck. I due agenti, entrati nella villa di Ananassis spacciandosi per telefonisti accorsi per riparare un guasto - causato in realtà da loro stessi che hanno tagliato i cavi del telefono - non avrebbero difficoltà a recuperare la microcamera. Ma il Delirio su tela è misteriosamente macchiato e Ananassis, scoperto il danno, corre dal restauratore per far sistemare il danno.

Double Duck e T-Titan contano di agire nottetempo, ma vengono preceduti da una coppia di ladri, che scopriamo poi essere in combutta con Olga, la cameriera di Ananassis che ha macchiato il quadro per permettere ai complici di rubarlo dal restauratore e rivenderlo così a carissimo prezzo.

Insomma: stavolta chi si mette tra Double Duck e il raggiungimento del suo scopo non è una spia nemica, un traditore o un doppiogiochista, ma una semplice banda di ladri all’oscuro delle macchinazioni ad alto livello che hanno per oggetto il quadro rubato.

Ananassis, un passo avanti a tutti, fa il suo ingresso nel covo dei furfanti poco dopo Paperino. Ovviamente aveva scoperto la microcamera, che ha con sé. E il tempismo dell’incidente delle macchie era troppo sospetto. Il leader dell’Organizzazione arriva a pensare che Paperino e i ladri siano complici, e chiede chi ci sia dietro a tutto ciò.

A salvare la situazione è T-Titan che, simulando le sirene della polizia, crea quel tanto di confusione sufficiente a Paperino per recuperare la microcamera e fuggire. Missione compiuta! Al ritorno a Paperopoli, l’esame della pellicola rivela che il nuovo membro dell’Organizzazione è tal Burton Ramirez, destinato a dar filo da torcere all’Agenzia in futuro.

CHRONO DOUBLEDUCK

Continua a leggere su BadTaste