Chrono DoubleDuck #1: DoubleDuck

Quale occasione migliore per iniziare una riscoperta della fortunata serie DoubleDuck, se non il recentissimo crossover con PK, Timecrime?

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Titolo: DoubleDuck
Prima pubblicazione: Topolino 2735 - 2738
Data di pubblicazione: 29 aprile - 20 maggio 2008
Soggetto e sceneggiatura: Fausto Vitaliano, Marco Bosco
Disegni: Andrea Freccero, Vitale Mangiatordi, Marco Mazzarello, Francesco D'Ippolito

Quale occasione migliore per iniziare una riscoperta della fortunata serie DoubleDuck, se non il recentissimo crossover con PK, Timecrime, avvenuto sulle pagine di Topolino nei numeri 3153 e 3154?

Se ci venisse chiesto qual è l’identità segreta di Paperino, probabilmente risponderemmo tutti, senza esitazione, “Paperinik”. Ma la risposta non sarebbe completa: il Vendicatore Mascherato, infatti, è solo una delle due. Già, perché quando il Papero smette tuta e stivaletti a molla, è per vestire l’elegante smoking da agente segreto!

Topolino 2735Questa terza “versione” di Paperino debutta sui numeri 2735-2738 di Topolino, con una prima avventura in quattro puntate, scritta da Fausto VitalianoMarco Bosco e disegnata da Andrea Freccero, Vitale Mangiatordi, Marco Mazzarello e Francesco D’Ippolito.

Pur potendo essere percepita, sulle prime, come una parodia di James Bond, il tono serio lo avvicinano proprio a quel PK che finirà per incontrare a otto anni dal suo esordio. Non solo: anche la composizione della tavola, la colorazione e la stessa tipologia di cast dei personaggi ha forti reminiscenze del progetto PK, in quegli anni ancora fermo.

A differenza della serie con cui ha tanto in comune, però, DoubleDuck si distingue, nella prima storia, per un maggiore uso dei personaggi classici. Se in PK, infatti, raramente incontravamo amici e parenti di Paperino, qui la vita di tutti i giorni del nostro è decisamente più presente, tanto da metterlo in difficoltà con gli affari di cuore. D’altronde Paperina non può essere troppo contenta di vedere il fidanzato affiancato dalla bella Kay K. E a poco serviranno le strampalate scuse che il povero Papero dovrà inventarsi pur di proteggere la sua identità di agente segreto.

Kay K, comprimaria principale del ciclo di DoubleDuck, è colei che ha il compito di reclutare Paperino all’interno della segretissima Agenzia. O ri-reclutare, sarebbe meglio dire. Già, perché veniamo ben presto a sapere che in passato ne aveva già fatto parte, anche se solo per tre giorni, risolvendo brillantemente un caso e lasciando quindi il servizio; ma non prima di essersi fatto cancellare la memoria, come prassi per gli agenti che si congedano.

Accettato, non senza esitazioni, di fare ritorno all’Agenzia per un incarico, come da espressa richiesta del misterioso Grande Capo, prende il via una trama ricca di colpi di scena, caratterizzata dal doppio, triplo e quadruplo gioco. Nell’ambiente dello spionaggio non ci si può fidare di nessuno. L’unica certezza è il nemico numero uno: il misterioso Red Primerose, di cui non si conosce l’aspetto e che potrebbe essere chiunque. Anche qualcuno all’interno dell’Agenzia.

Tra i personaggi principali che vengono introdotti in questa prima avventura spiccano il direttore Jay J, la segretaria Liz Lago e l’inventore Gizmo. Che Primerose possa essere uno di loro? Non lo sapremo fino all’ultima pagina!

Senza svelare troppo della storia e invitando così a recuperare questa prima memorabile avventura, vale la pena ricordare la simpatica sottotrama burocratica che si snoda lungo tutti i quattro episodi: dovendo pagare una multa per un divieto di sosta - relativo, guarda caso, proprio a quei tre giorni del suo primo servizio presso l’Agenzia - Paperino si ritrova a dover lottare con le follie di una burocrazia che non ha nulla da invidiare a quella italiana.

E a conferma che, nonostante il tono più serio rispetto alle classiche storie disneyane, non mancano momenti più leggeri, si può citare la sequenza del ricevimento presso la villa del criminale Marlo Burke. Paperino, che già si aspetta di prendervi parte con lo smoking d’ordinanza, rimane deluso nello scoprire che la sua copertura prevede che impersoni… un cameriere.

In fondo, che porti l’elegante completo di DD o il mantello di PK, è sempre il buon vecchio, sfortunato, Paolino Paperino!

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