Chrono Don Rosa #40 – La Saga di Paperon de’ Paperoni, capitolo 10: L’invasore del Forte Paperopoli
Nuovo appuntamento con Chrono Don Rosa: tocca al decimo capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni!
Gran parte del territorio attorno alla Collina Ammazzamuli (che proprio qui vediamo cambiare nome in “Ammazzamotori”) è di proprietà di Elvira Coot (la futura Nonna Papera), che fa finalmente il suo ingresso nelle vicende della Saga, insieme al resto della famiglia Duck.
I primi due - rispettivamente futuro padre di Paperino e futura madre di Gastone - fanno qui il loro esordio fumettistico, essendo stati in precedenza solo un nome nell’albero genealogico barksiano.
Eider Duck, invece, era già stato menzionato in Paperino e il falco, del 1944, dove fa la sua unica apparizione il figlio, Abner “Chiarafonte”.
L’invasore del Forte Paperopoli, oltre a segnare un grandioso nuovo incontro tra Scrooge e Theodore Roosevelt, all'epoca presidente degli Stati Uniti, ci mostra come ormai moltissimi pezzi del puzzle comincino ad andare al loro posto: Paperone, preso possesso della famosa collina, è deciso a trasformare il villaggio di Paperopoli nella capitale del suo impero finanziario. Tornano poi in scena i Bassotti (i genitori dei Bassotti “classici”) dando formalmente il via ai tentativi di furti ai danni di Paperone che si sarebbero protratti per cinquant’anni... e oltre!
Infine, il decimo episodio della Saga fa entrare trionfalmente in scena uno dei simboli stessi dell’universo dei Paperi: il deposito di Zio Paperone, che viene costruito proprio durante gli eventi de L’invasore del Forte Paperopoli.
Uno dei maggiori problemi, per Rosa, è stato proprio far quadrare le discordanti informazioni date da Barks circa la costruzione dell’edificio. In Zio Paperone e la ghiacciata dei dollari, del 1951, sembra che il deposito sia fresco di costruzione, mentre in Zio Paperone e i guai del progresso, del 1956, Scrooge sostiene che sia stato costruito addirittura settant’anni prima, data inconciliabile con qualsiasi altra datazione barksiana.
L’interpretazione di Rosa, semplicemente, è che il deposito sia stato costruito non appena il miliardario si è stabilito nella città del Calisota; in fondo, non è tanto importante da quando l’edificio sia sulla collina, quanto - come afferma lo stesso Papero nell’ultima emozionante vignetta - che “resterà lì per sempre”!
D.U.C.K. HUNT
La dedica a Carl Barks è presente nella tavola di apertura (sulla cornice nella prima vignetta) e nella copertina dedicata (sulla banconota ai piedi di Paperone).
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