Chrono Asterix #9: Asterix e i Britanni

In Asterix e i Britanni, gli Irriducibili Galli attraversano il mare per portare una botte piena di pozione magica per sconfiggere i Romani oltremanica

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Ritenuto dallo stesso Albert Uderzo come l'albo più divertente di tutta la serie, Asterix e i Britanni porta i due protagonisti a visitare l'antica Inghilterra, dove come da tradizione possiamo riconoscere abitudini ed elementi di attualità stereotipati. L'elemento comico ricorrente più azzeccato risiede nella parlata dei Britanni, che riprende la composizione della lingua inglese applicandola in modo letterale alle frasi in francese (o, nella nostra versione, in italiano) così da poter strappare un sorriso in ogni singola vignetta. Si tratta di un espediente semplice quanto efficace, gestito alla perfezione da René Goscinny, da sempre abile ideatore di virtuosismi linguistici.

Asterix e i BritanniIn questo episodio, più che in qualunque altro, la similitudine con i nazisti riconoscibile nell'esercito romano è evidente, visto che l'occupazione della Britannia risulta molto più invasiva che nelle precedenti storie e i soldati appaiono più spietati; in una scena, addirittura, un centurione tenta esplicitamente di ammazzare Asterix e Obelix con una catapulta, mentre in tutti gli altri albi gli avversari appaiono più bonari e si limitano a voler catturare i Galli. Per fermare la loro invasione, Beltorax (cugino di Asterix) viaggia fino al villaggio che resiste ai Romani grazie alla pozione magica, chiedendo una dose del potente intruglio.

I due galli si recano così in Britannia per trasportare una botte di pozione, ricambiando così il favore fatto nel mondo reale quando l'Inghilterra aiutò la Francia contro i nazisti. Sono moltissimi gli elementi caratteristici della cultura inglese che vengono qui ripresi: l'ora del tè, la flemma britannica e il self control del suo popolo, le abbondanti piogge e la nebbia, i bus a due piani, le villette a schiera e i curatissimi prati all'inglese. Appena arrivati a Londinum assistiamo anche a una folla urlante al cospetto di un quartetto di cantanti molto popolari; sono i Beatles, oggi considerati uno delle band più importanti per la storia della musica, ma all'epoca avevano cominciato a mietere successi solo da qualche anno.

Gli autori inseriscono anche alcuni luoghi caratteristici della capitale: il governatore romano ha un palazzo che ricorda molto Buckingham Palace, mentre la Torre di Londra svolge già la sua funzione di prigione, dove vengono rinchiusi Obelix e Beltorax. La citazione più simpatica è però quella del Canale della Manica, che quando uscì questa storia era in costruzione da circa un secolo e sarebbe stato terminato solo una trentina di anni dopo.

Dopo il sequestro dell'intera scorta di botti dell'oste Relax, tra le quali si nascondeva quella con la pozione magica, Asterix e Obelix cominciano una lunga ricerca che li porta a visitare cantine e osterie, con assaggi che rendono rapidamente Obelix ubriaco con effetti spassosi. Ritroveranno la loro preziosa bevanda sulla panchina di una squadra di rugby, durante una partita movimentata dall'ingresso in campo di Obelix. Si può considerare, per certi versi, come una "rivincita" del Torneo Cinque Nazioni di rugby, che l'anno precedente alla stesura di questa storia era stato vinto dal Galles, lasciando la squadra francese a bocca asciutta.

Ma non sarà la pozione magica a garantire il ritiro delle truppe romane in seguito all'attacco britannico, bensì un infuso improvvisato da Asterix con alcune foglie, in grado di instillare comunque sicurezza ai compagni di Beltorax. E per celebrare la vittoria sull'invasore, questo fantomatico "tè" viene eletto a bevanda nazionale...

CHRONO ASTERIX:

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