Chrono Asterix #6: Asterix e Cleopatra

Asterix, Obelix e Panoramix vengono chiamati in Egitto per aiutare Cleopatra a vincere una scommessa contro Giulio Cesare...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Nel 1963 René Goscinny e Albert Uderzo vedono al cinema Cleopatra di Joseph Mankiewicz, trovandolo esilarante per la volontà di prendersi sul serio nonostante le numerose incongruenze anacronistiche, a fronte di una sontuosità produttiva che i kolossal americani in quegli anni iniziavano a raggiungere. I due autori decidono così di far incontrare i loro personaggi con la regina d'Egitto, il secondo personaggio realmente esistito (dopo Giulio Cesare) ad apparire nel fumetto.

La visione dissacrante comincia già dalla promozione della storia, che emula le pubblicità cinematografiche dei blockbuster dell'epoca, incentrate più sul budget e sul dispiego di mezzi utilizzati che sulle qualità artistiche dell'opera. Asterix e Cleopatra viene quindi annunciato sulla rivista Pilote con lo strillo (poi ripreso sulla copertina della raccolta in volume):

La più grande avventura mai disegnata. 14 litri d'inchiostro di china, 30 pennelli, 62 matite a mina grassa, 1 matita a mina dura, 27 gomme da cancellare, 38 chili di carta, 18 nastri per macchina da scrivere, 2 macchine da scrivere, 67 litri di birra sono stati necessari per la sua realizzazione.

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Nel corso della storia si possono trovare diversi elementi presenti nel film di Mankiewicz, come il trono sul quale spicca la statua del dio Horus, la gigantesca sfinge per gli spostamenti "in incognito" della regina, il trono con portantini e la galera reale. Anche i numerosi cambi di vestiti di Liz Taylor nel corso del film vengono ripresi nel fumetto, mandando su tutte le furie Cleopatra quando è costretta a uscire dal suo palazzo rapidamente senza potersi cambiare d'abito tra una scena e l'altra.

La vicenda parte da una scommessa tra lei e Giulio Cesare, coppia mostrata alle prese con i classici battibecchi tra moglie e marito; l'imperatore romano è convinto che lo splendore del popolo egizio sia ormai in una fase di decadenza, ma per dimostrargli il contrario la regina gli assicura che riuscirà a completare la costruzione di un sontuoso palazzo in soli tre mesi. Per riuscire nell'impresa l'architetto Numerobis si reca in Gallia per chiedere l'aiuto del druido Panoramix, che raggiungerà l'Egitto accompagnato da Asterix e Obelix.

Assieme ai tre Galli c'è anche Idefix, il cane introdotto nell'episodio precedente, qui presentato ufficialmente con il suo nome, scelto dai lettori di Pilote attraverso un sondaggio. Il compagno di viaggio a quattro zampe non è soltanto un'appendice umoristica, ma interviene attivamente salvando i protagonisti prigionieri all'interno di una labirintica piramide. Goscinny però vuole subito ridimensionare l'abilità di Idefix e nel finale ci tiene a chiarire che è "solo un cane", affidandogli una missione che è chiaramente al di sopra delle sue capacità; si tratta di una risposta a celebri cani come Rin Tin Tin, Lassie o il Milou di Tin Tin.

L'ambientazione egiziana permette a Uderzo di alzare ulteriormente il livello del comparto visivo, con i palazzi monumentali e l'avvenenza di Cleopatra e la sue ancelle; quest'ultimo elemento all'epoca era tutt'altro che scontato, visto che la censura era molto severa con la riproduzione della sensualità nei personaggi femminili. Goscinny, dal canto suo, può giocare con i geroglifici egiziani all'interno dei balloon, ma ci sono molte altre finezze; alcuni esempi sono l'iniziale vignetta del doppiaggio che gioca sullo sfasamento dei dialoghi causato da una tecnica ancora non perfezionata e la presentazione di Numerobis come alessandrino in cui si gioca appunto con un "alessandrino", ovvero un verso di dodici sillabe.

Segnaliamo anche una simpatica citazione che Uderzo si è divertito a inserire, ritraendo alla sua ultima apparizione Parabis, il fido scagnozzo del subdolo Stocafis, con l'acconciatura di Sheila, giovane cantante pop che all'epoca della realizzazione del fumetto era in cima alla hit parade francese. Ma il disegnatore ha rappresentato per la prima volta anche il suo compagno Goscinny, basandosi sul suo aspetto per dare forma allo scriba Biribis.

Asterix e Cleopatra è stato il primo albo della serie a raggiungere il milione di copie vendute, confermando la crescente popolarità dei personaggi, ormai pronti a diventare delle icone francofone in tutto il mondo. All'interno della storia si trovano sempre più elementi ricorrenti e le caratterizzazioni dei personaggi si perfezionano sempre più, ma compare anche la prima eccezione di un tormentone: vediamo infatti Panoramix lasciar bere tre gocce della pozione magica a Obelix, senza che questo gesto in realtà abbia grosse conseguenze. Lo stesso avverrà in futuro con esiti ben più sorprendenti...

CHRONO ASTERIX:

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