Chrono Asterix #30: Le mille e un'ora di Asterix

Le mille e un'ora di Asterix è un'avventura esotica che porta Asterix e Obelix fino in Arabia

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Le mille e un'ora di AsterixAlbert Uderzo vuole portare Asterix e Obelix in Cina, ma si rende conto che è un viaggio impossibile da affrontare per i due protagonisti nel 50 a.C.; per fargli percorrere una simile distanza trova la soluzione narrativa del tappeto volante, e a quel punto la traversata asiatica che aveva in mente cambia meta, portando i Galli in Arabia. La terra de Le Mille e una Notte è la destinazione dei due protagonisti, accompagnati da Assurancetourix, nel tentativo di salvare la principessa Rahàsete da un inutile sacrificio umano.

Il bardo del villaggio è l'unica speranza per impedire alla ragazza di morire in un rituale che metta fine alla siccità, grazie a un nuovo superpotere di cui è dotato: il suo canto raccapricciante è in grado di scatenare all'istante una pioggia torrenziale, che sarebbe una perfetta soluzione per la situazione del Ragià Kilosah. Il fachiro Kisarah si è recato fino in Gallia per sventare il piano del malvagio guru Kivalah, subdolo personaggio ispirato al protagonista di Iznogoud (di cui rivela addirittura di essere il cugino), altra fortunata creazione a fumetti di René Goscinny.

Le mille e un'ora di Asterix è un albo ricco di giochi di parole, come fa intuire il titolo originale Asterix chez Rahàzade ("Asterix a casa di Rahàzade") che richiama il nome della Principessa Scherazad, figura centrale della celebre raccolta di racconti orientali.

Sono abbondanti le citazioni alle numerose divinità della religione induista o alle canzoni popolari che parlano di acqua, adattate nella nostra versione con versi di brani italiani. Uderzo inserisce anche numerosi riferimenti agli albi precedenti: l'avventura si apre ricordando l'incendio del villaggio avvenuto al termine de Il figlio di Asterix, ma nel corso del viaggio Obelix ricorda con nostalgia l'albergo di Plexiglas visto in Asterix alle Olimpiadi e il cibo mangiato in Asterix e il giro di Gallia. Questa continuity interna creata tra i diversi albi sembra ispirarsi a quanto avviene nei comic-book americani, quando fino a quel momento i riferimenti tra le diverse avventure autoconclusive della serie erano stati limitati.

Dopo una lunga traversata che occupa metà del volume, il gruppo di Galli arriva a destinazione scoprendo però che Assurancetourix è diventato afono; il bardo necessità perciò di cure e di essere salvato da un rapimento, prima di scatenare un'acquazzone che salva la Principessa Rahàsete.

All'incredibile dettaglio nel rappresentare le architetture (il passaggio da Roma e dal porto di Tiro sembra quasi un vezzo del disegnatore per poter ritrarre ancora una volta le due città) Uderzo aggiunge il suo talento nel rappresentare gli animali; questa sua abilità l'aveva già dimostrata in passato - soprattutto con i cavalli - ma qui ha modo di sbizzarrirsi con creature esotiche come tigri, elefanti e rinoceronti.

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