Chrono Asterix #3: Asterix e i Goti

Asterix e Obelix superano il confine e arrivano nella futura Germania, per recuperare il druido Panoramix rapito dai Goti...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


Condividi

Asterix e i Goti porta i protagonisti della serie in Germania, dove René Goscinny e Albert Uderzo possono farsi beffe del popolo tedesco; una scelta che merita di essere approfondita, dietro la quale si cela una discreta dose di coraggio, dato che l'armistizio tra Francia e Germania alla fine della Seconda Guerra Mondiale risale a soli 15 anni prima della pubblicazione di questa storia. Inoltre Goscinny è di origini ebraiche e diversi suoi parenti sono morti nei campi di concentramento, perciò era alto il rischio di mettere alla berlina il popolo tedesco con una cattiveria guidata da un sentimento di vendetta.

Non sarà così: il fumetto mantiene la leggerezza degli episodi precedenti, ma va evidenziato come i Goti siano presi in giro non per caratteristiche sociali o folcloristiche - come avrebbero potuto essere birra e salsicce - ma unicamente per il loro ruolo storico e l'indole bellicosa. Questo ne fa l'unica popolazione rappresentata nel suo complesso come avversaria, visto che in tutte le altre culture rappresentate dai due autori ci saranno figure positive; perfino nei Romani che sono la principale nemesi dei Galli.

La terza avventura di Asterix e Obelix è direttamente collegata alla precedente, in uno dei rari accenni di continuity nella serie: se ne Il falcetto d'oro i due protagonisti si recavano a Lutezia per procurare il prezioso strumento a Panoramix - in vista del raduno nella foresta dei Carnuti - la vicenda comincia proprio con il ritrovo di druidi, impazienti di dimostrare ai colleghi le mirabolanti scoperte sviluppate nel corso dell'anno.

I Goti tengono d'occhio la competizione e decidono di rapire Panoramix per poter mettere la mani sulla sua pozione magica, che gli permetterebbe di ottenere una maggiore gloria. Asterix e Obelix si mettono sulle tracce del druido, dando vita a un bizzarro triangolo Goti-Galli-Romani e a una serie di equivoci tra identikit, scambi di vestiti e valicamenti di confini.

Asterix e i GotiUna volta che i due protagonisti arrivano in terra nemica, per ritrovare Panoramix si lasciano catturare dai Goti, dai quali però riescono a evadere in più occasioni per portare a termine il loro piano. Tra il rapimento del druido, la pozione usata per gettare nella confusione gli avversari, il ripetuto imprigionamento e il tormentone dell'evasione, Asterix e i Goti appare quasi come un intelligente mix degli elementi più riusciti delle precedenti avventure, senza però apparire ripetitivo. Divertono anche i giochi grafici legati ai ballon gotici, le imbarazzate traduzioni del traduttore goto e il tormentone del gioco di parole "scatenato".

L'ilarità che quest'ultima battuta suscita in Obelix è un elemento che arricchisce il personaggio, dimostrandoci ancor di più la leggerezza e l'animo trasparente del portatore di menhir, qui rifinito graficamente in modo più "robusto" rispetto alla storia precedente, raggiungendo così il suo aspetto definitivo.

Anche il bardo Assurancetourix ottiene qualche elemento caratteristico in più, come la sua capanna in cima all'albero - dalla quale lo vediamo spazzare via note sul pavimento, nella prima vignetta - e venendo picchiato per la prima volta a causa della sua musica indesiderata. Persino Panoramix qui ci appare più bonario del personaggio apparso finora, delineando la figura del saggio mentore del villaggio gallico.

Nel finale della storia i Galli decidono di distribuire la pozione ai Goti lasciando a loro l'illusione del potere. Uno di loro, una volta salito sul trono, addirittura pianifica una tortura mediante l'utilizzo della pentola a pressione, ritrovato tecnologico che potrebbe essere una versione "umoristica" delle camere a gas sfruttate dai nazisti nei campi di concentramento.

Il potere condiviso però darà il via a una guerra civile con una grande quantità di suddivisioni interne al popolo gotico - come viene illustrato nella terzultima tavola - una cronaca illustrativa degli eventi. Si tratta in realtà di una parodia di alcune pagine educative per ragazzi che affiancavano immagini e testo, con una formula che per certi tratti precede il fumetto.

CHRONO ASTERIX

Continua a leggere su BadTaste