Chrono Asterix #28: L'odissea di Asterix

L'odissea di Asterix porta gli irriducibili Galli in Medio Oriente alla disperata ricerca dell'olio di roccia, in compagnia del druido Zerozeroseix...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Odissea di AsterixDopo il successo di Asterix e il grande fossato, suo primo albo come autore unico, Albert Uderzo prosegue la serie con un'avventura dedicata al collega scomparso René Goscinny, celebrando le sue origini ebraiche.

Il defunto sceneggiatore non aveva mai sfruttato questo elemento nel fumetto, temendo che potesse essere accusato di strumentalizzare la sua patria, ma il compagno lo omaggia ambientando un episodio di Asterix in Medio Oriente. Si tratta del secondo caso, dopo Asterix in Corsica, in cui l'albo nasce dopo un viaggio di documentazione, fatto da Uderzo a Gerusalemme per poter osservare con i propri occhi le ambientazioni di cui voleva ricreare fedelmente l'atmosfera sulla tavola.

Quando il mercante fenicio Grandimais, già visto in Asterix gladiatore, arriva al villaggio degli irriducibili Galli senza l'olio di roccia, Panoramix va in crisi scoprendo di non avere più un ingrediente necessario per fare la pozione magica. Manda così Asterix e Obelix in Mesopotamia per procurarsi ciò che oggi chiamiamo petrolio, con l'aiuto del druido Zerozeroseix; fin dal nome è evidente l'omaggio al celebre agente segreto James Bond, di cui il personaggio riprende anche le fattezze, omaggiando il suo primo interprete cinematografico Sean Connery.

Nel corso del viaggio i protagonisti incontrano il commesso Saul Danè, che ha l'aspetto di René Goscinny, mentre sul fronte romano troviamo il capo dei servizi segreti Caius Sopercertus e Pontius Filatus, rispettivamente caricature dei due attori Bernard Blier e Jean Gabin. Dopo l'ennesimo assalto alla nave pirata di Barbarossa, i due protagonisti arrivano in Palestina, iniziando così il loro viaggio ricco di citazioni e riferimenti ai Vangeli, al Muro del Pianto, al Mar Morto e altri elementi caratteristici di quella cultura, come da tradizione della serie.

L'odissea di Asterix può essere in realtà considerato la seconda avventura "inutile" della coppia di irriducibili Galli, visto che nel finale la loro ricerca dell'olio di roccia si rivela superflua. Dopo aver infatti perso in mare il prezioso ingrediente della pozione magica (in un incidente che anticipa l'attuale inquinamento marittimo), Asterix e Obelix scoprono che Panoramix ha trovato un surrogato che permette alla potente bevanda di dare i medesimi benefici a chi la beve. La leggerezza con cui il druido comunica la cosa è abbastanza straniante, rendendolo quasi disinteressato al fatto di aver fatto attraversare mezzo mondo ai suoi due amici, chiudendo così un'avventura senza troppi guizzi, ma comunque godibile.

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