Chrono Asterix #26: Asterix e i Belgi

Asterix e i Belgi è un drammatico congedo da René Goscinny, scomparso dopo aver terminato la sceneggiatura

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Asterix e i belgiNell'incipit del De bello gallico, Giulio Cesare definisce i Belgi come il popolo più valoroso della Gallia; è da questa affermazione che René Goscinny costruisce la trama facendola arrivare fino alle orecchie di Abraracourcix che, indispettito, vuole dimostrare la superiorità del suo villaggio. È l'occasione per portare i protagonisti della serie in Belgio, terra importante per il fumetto ma anche per la coppia artistica Goscinny-Uderzo, che si è conosciuta proprio all'interno dell'ufficio di un'agenzia pubblicitaria belga.

Come tutti i viaggi di Asterix e Obelix in terre straniere, troviamo elementi caratteristici della nazione ospitante messi alla berlina; in questo caso vengono prese di mira soprattutto la suddivisione tra valloni e fiamminghi, la monotonia dei paesaggi pianeggianti e l'abbondante cucina. Nel loro viaggio i Galli arrivano in una fattoria, dove incontrano un bimbetto biondo che lascia trasparire l'urgenza di fare pipì, riferimento alla statua del Manneken Pis, uno dei simboli di Bruxelles. Nella storia appaiono inoltre due guerrieri belgi ispirati a Dupont e Dupond, personaggi del Tintin di Hergé, e un veloce corriere che ricorda il ciclista belga Eddy Merckx. L'albo contiene anche diverse citazioni artistiche, come il quadro La campagna di Francia di Meissonier reinterpretato qui da Giulio Cesare, o De Boerenbruiloft di Bruegel che appare nella penultima tavola. Spicca anche la didascalia che durante lo scontro finale parodizza Victor Hugo nella sua accurata descrizione dei reparti dell'esercito romano, emulando lo stile prolisso del drammaturgo francese.

Asterix e i Belgi è un episodio con un risvolto particolarmente drammatico, visto che lo scrittore Goscinny muore durante la lavorazione dell'albo, avendo già consegnato la sceneggiatura completa. Albert Uderzo però deve ancora completare le ultime tavole e, nonostante il dolore per la perdita del collega e amico, per non incappare in un'onerosa penale della casa editrice è costretto a completare per tempo il suo lavoro; il suo stato d'animo traspare però durante il combattimento finale, sovrastato da un cielo nuvolo atipico per le avventure di Asterix.

Questo e il coniglietto sconsolato presente nell'ultima vignetta sembrano  segnali del lutto del disegnatore, che in quel momento probabilmente ancora non sapeva se e come avrebbe proseguito le avventure degli irriducibili Galli.

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