Chrono Asterix #21: Asterix in Corsica

Asterix in Corsica vede i due protagonisti viaggiare fino all'isola per scoprire gli usi e costumi del suo popolo...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Asterix in CorsicaAsterix in Corsica conclude un ciclo di storie, trattandosi dell'ultima avventura di Asterix a essere pubblicata a episodi su Pilote - la testata antologica sulla quale l'opera ha raggiunto una grande popolarità - prima di essere raccolta in volume. Albert Uderzo infatti non riesce più a reggere la periodicità della rivista e chiede al compagno René Goscinny di rallentare la produzione, proponendo il fumetto direttamente in libreria.

Per congedarsi da Pilote viene organizzata una rimpatriata di molti personaggi incontrati durante i precedenti capitoli, che si ritrovano al villaggio degli irriducibili Galli in occasione dell'anniversario della battaglia di Gergovia. È l'occasione per rivedere volti amici incontrati da Asterix e Obelix durante i loro viaggi, qui riuniti tra un banchetto e una scazzottata con i romani, mentre le donne chiacchierano lontano dai mariti.

Per la prima volta i due autori compiono una trasferta nel luogo che ospiterà la loro prossima storia per documentarsi, rimanendo conquistati dalla Corsica, al punto di concederle l'onore di occupare la cartina iniziale dell'albo in sostituzione dell'abituale mappa della Francia.

All'epoca in cui è ambientata la vicenda l'isola non appartiene ai territori gallici, ma gli autori tengono conto della situazione geopolitica attuale utilizzando anche per i nomi dei personaggi Corsi il suffisso "ix". Nonostante l'ottima impressione che la Corsica ha fatto su Goscinny e Uderzo, i fumettisti decidono di seguire il meccanismo umoristico già utilizzato con tutti gli altri popoli rappresentati nella serie, rappresentandone gli usi e i costumi, ma anche rappresentandone gli stereotipi con cui sono conosciuti all'estero. In apertura dell'albo è presente un'introduzione scritta che sembra voler chiedere scusa alla popolazione Corsa per l'estremizzazione con cui sono state messe in scena alcune caratteristiche, nella quale gli autori ne elogiano comunque le caratteristiche positive dietro un velo d'ironia.

Come già avvenuto in altre occasioni, la vicenda scaturisce dalla volontà di accompagnare nella sua terra natale un prigioniero appena liberato dai romani, Ocatarinetabelasciscix, il cui aspetto è costruito sulle fattezze del giornalista corso Paul Gianolli della redazione di Pilote, mentre il nome è un riferimento al brano Tchi-tchi del cantante corso Tino Rossi. Sarà lui a fare da guida sull'isola ad Asterix e Obelix, attraverso la fitta macchia mediterranea che ricopre l'entroterra, fino a quando i due eroi non scopriranno la pigrizia, l'indole permalosa dei suoi abitanti e la facilità con cui estraggono il pugnale a serramanico, gli anziani che guardano scorrere la vita, le silenziose donne sempre vestite di nero e controllate da severi fratelli e mariti.

La loro fierezza e indipendenza rispecchia le vicende d'attualità della Corsica, nonostante i due autori continuino a ribadire che nei loro fumetti non si parli mai di politica; è però impossibile non rivedere nel tormentone dell'urna elettorale gettata in mare una visione umoristica di un'accusa che era stata fatta al popolo corso, così come il formaggio in grado di far esplodere una nave è una divertente e leggera riscrittura di alcuni attentati terroristici. Ma i personaggi tornano dall'isola più consapevoli delle tradizioni corse, in particolare Idefix, che sembra aver appreso rapidamente il piacere della siesta...

CHRONO ASTERIX:

 

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