Chrono Asterix #18: Asterix e il Regno degli Dei

In Asterix e il Regno degli Dei, il villaggio di irriducibili Galli deve affrontare la minaccia dell'urbanizzazione romana...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Asterix e il regno degli DeiIn Asterix e il Regno degli Dei, il villaggio degli irriducibili Galli deve affrontare la minaccia dell'urbanizzazione, riflesso del grande movimento immobiliare che interessa la Francia degli anni '70. Giulio Cesare decide infatti di soggiogare i barbari costruendo attorno a loro uno sfarzoso complesso residenziale, lasciando che sia il progresso a sbarazzarsi della loro comunità barbara.

Il progetto dell'architetto Angolacutus è quello di costruire Roma II, ma l'imperatore si oppone dicendo che può esistere una sola Roma e il nome diventa così Il Regno degli Dei; si tratta di un riferimento a Parly 2, area residenziale a ovest di Parigi che negli anni in cui il fumetto è stato realizzato veniva pubblicizzata in abbondanza e il cui nome poteva essere "Parigi 2", se non fosse stato per le proteste di alcuni consiglieri municipali della capitale. Questo è solo uno dei riferimenti all'attualità, al quale si affiancano i circhi-parcheggio e i bazar-tabarnae, versioni antiche rispettivamente dei cinema drive-in e dei centri commerciali.

La prima parte del volume, dopo aver presentato il tipo di invasione che i Romani hanno pianificato, presenta una sfida umoristica tra i soldati di Aquarium e i Galli; la prima fazione abbatte ripetutamente gli alberi della foresta nottetempo per liberare lo spazio necessario a innalzare il regno degli Dei, mentre la seconda, grazie a una pozione di Panoramix, fa ricrescere le piante in un attimo, anche per la gioia del povero Idefix, che scoppia a piangere a ogni albero sradicato. Quando però il druido suggerisce di lasciar fare ai romani, la prima palazzina non attira subito l'interesse del suo popolo, così Cesare avvia una massiccia campagna pubblicitaria che comprende anche non-pieghevoli informativi e giochi a premio organizzati al Circo Massimo (il cui mattatore, Guilus, ha le fattezze del presentatore televisivo francese Guy Lux).

Quando però i primi abitanti del Regno degli Dei si insediano nel palazzo, i Galli si trovano a dover affrontare un avversario diverso dal solito: non soldati romani che si meritano qualche cazzotto ben assestato, ma semplici civili, la cui colpa è solo relativa e quindi devono essere trattati con modi più delicati; ma questo però non significa meno divertenti: la consueta rissa lascia dunque posto a una spassosa tecnica di spavento che trasforma Obelix in un selvaggio scatenato, mentre Asterix prova fintamente a tranquillizzare chi si è appena insediato e teme di rischiare la pelle vivendo a stretto contatto con simili barbari.

René Goscinny riesce a scrivere un altro episodio in grado di prendersi gioco della società contemporanea, delle sue frenesie e di ciò che viene considerato progresso, in netto contrasto con l'antichità. Le pretese degli schiavi prima e dei soldati romani poi, si fanno beffa in modo evidente degli scioperi e delle crescenti richieste sindacali che in quegli anni proliferavano nella società francese.

Albert Uderzo si concede diverse vignette di grandi dimensioni con disegni a tutta pagina e una doppia splash page, dando alle tavole un maggior respiro, sicuramente adatto a rappresentare l'architettura dei nuovi edifici, dopo aver esplorato nell'albo precedente la verticalità necessaria a raccontare avventure montane. Il banchetto finale è uno dei rari casi in cui viene concesso di partecipare anche ad Assurancetourix, considerando il suo contributo fondamentale nel far fuggire i Romani dal Regno degli Dei.

CHRONO ASTERIX:

 

COMICS VS. MOVIES - ASTERIX

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