Christian Bale massacrato dai media italiani

Nonostante i tanti punti oscuri del caso, i mezzi di informazione nel nostro Paese non hanno dubbi: Batman picchia la sua famiglia. Sembra di rivedere lo sciacallaggio nei confronti di Heath Ledger...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Se qualche studente di scienze della comunicazione tra cent'anni volesse approfondire la situazione attuale dei mezzi di informazione italiani, prendere gli articoli sul Cavaliere Oscuro potrebbe essere una buona strada. Già alla morte di Heath Ledger i giornali si erano scatenati, parlando di droghe, suicidio e tante altre belle cose, senza poi scusarsi quando la realtà dei fatti si è dimostrata ben diversa.
Ora è il turno di Christian Bale e per fortuna che la situazione, anche se non piacevole, non è così drammatica. Ieri sono uscite ufficialmente le notizie sul suo arresto, relative a delle presunte violenze nei confronti della madre e della sorella. Andrea nel suo articolo (che viene aggiornato continuamente, in modo da approfondire la vicenda con tutti i particolari che arrivano) ha giustamente messo nel titolo l'arresto dell'attore (cosa indiscutibile, che sia giustificato o meno), citando poi nello strillo le motivazioni (al condizionale) per cui questo è avvenuto.

Invece, sembra che i principali mezzi di comunicazione italiani abbiano dimenticato tutti i banalissimi fondamentali del giornalismo, condannando già senza processo Christian Bale (che, d'altronde, non è un politico o un finanziere nostrano, quindi non avrà il supporto degli amanti dei teoremi delle toghe).
Iniziamo dal gruppo l'Espresso. La Repubblica titola Christian Bale arrestato a Londra
"Violenze sulla madre e la sorella"
. Il virgolettato è bellissimo e geniale, perché dà l'impressione che ci sia una dichiarazione ufficiale (magari della polizia londinese). Peccato che sia inventato di sana pianta. Infatti, nel pezzo le informazioni sono assolutamente generiche e certo non meritavano un titolo così sensazionalistico. Lo stesso articolo viene ripreso dalla home page di Trovacinema, con un lancio ancora più forte: Batman in gabbia, ha picchiato la mamma. Anche qui, nessun bisogno di indagini della polizia e di un'eventuale (anche se improbabile) processo: la condanna è già arrivata.

Praticamente identico il titolo del Corriere della Sera: "Batman" picchia la mamma: in cella, poi rilasciato. Considerando la copertura di questo giornale della morte di Ledger, strano che non si sia parlato della follia del ruolo o dello stress del film per giustificare le violenze (che ovviamente nel pezzo non vengono assolutamente date per scontate come nel titolo, anzi). E' invece La Stampa che vince il premio per la banalità, parlando della "maledizione del film" (ieri appena è uscita la notizia, ho subito pensato che qualcuno avrebbe ritirato fuori questa storia, peraltro poco appropriata per una pellicola che ha ottenuto questo successo). Ovviamente, perché privarsi di un bel titolo ad effetto senza se e senza ma: Botte alla mamma, arrestato Batman. Interessante comunque vedere che tutti i titoli si concentrano sulla madre e non sulla sorella, nonostante entrambe abbiano presentato denuncia. Ennesima dimostrazione che siamo un Paese di mammoni e che la mamma 'picchiata' tira di più della sorella?

Bello pensare che uno paga le tasse per finanziare questi professionisti del settore. Per la libertà di espressione, come no...

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