A chi si è ispirato Gabriele Salvatores?

Da circa un mese, è uscito il cortometraggio realizzato da Gabriele Salvatores per Banca Intesa. Con un'idea che, francamente, sembra ripresa da un celebre film di un importante regista americano...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Come forse saprete, Banca Intesa ha deciso di commissionare tre cortometraggi sul tema della fiducia ad altrettanti registi italiani: Paolo Sorrentino, Ermanno Olmi e Gabriele Salvatores. Quest'ultimo ha dato vita a Stella, un corto con un'idea forte, che non avevo ancora avuto modo di osservare prima che fosse segnalato su Dissapore. Intanto vedetelo e poi ne parliamo:

Vi viene in mente niente? Proprio nulla? Non vi ricorda un certo film importante di una decina di anni fa? Magari allora è meglio non proseguire nella lettura.

Trattasi ovviamente di Salvate il soldato Ryan, da cui Salvatores riprende l'idea del 'falso' protagonista. Nella pellicola di Spielberg, grazie a un montaggio tra un anziano che vediamo all'inizio nel presente e Tom Hanks (il primo personaggio che scopriamo nel 1944), ci viene naturale pensare che si tratti della stessa persona a distanza di più 50 anni. Qui, l'unica differenza è nella dissolvenza in nero che divide gli occhi della ragazzina da quelli della pasticcera, il tutto enfatizzato dalla frase del medico "ha degli occhi bellissimi", che cattura l'attenzione su questo particolare. Insomma, decisamente non un'idea originalissima, a coronamento di un cortometraggio francamente pseudopoetico e montato anche male (l'inseguimento del cassiere in questo senso è osceno).

Forse, sarebbe meglio che per stimolare la fiducia le banche promuovessero meno corti del genere e invece finanziassero maggiormente le imprese, come invece (parole del governatore della Banca d'Italia Draghi) ultimamente stanno facendo poco...

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