Che succede a Richard Kelly?
Acclamato come un grande talento dopo Donnie Darko e massacrato per la tormentata avventura di Southland Tales, Richard Kelly ci riprova con The Box. Ma i continui rinvii non fanno ben sperare...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
In questi casi, è normale pensare che l'entusiasmo per l'esordio di un regista sia stato eccessivo. In realtà, come spesso succede, la spiegazione vera è la difficoltà per un giovane autore di gestire tanti consensi e non pensare subito di essere il re del mondo. Magari la sceneggiatura di Southland Tales, da principio, non era più confusa e problematica di quella di Donnie Darko, ma forse nel secondo caso non c'è stato un produttore degno di questo nome a reggere le fila del discorso.
Tutto bene allora? Non secondo questo articolo di Jeffrey Wells, che annuncia che per la terza volta è stata spostata la data di uscita della pellicola, attualmente fissata all'11 giugno 2009, due anni dopo l'inizio delle riprese (e a più di un anno dalla conclusione del lavoro sul set, come vi avevamo annunciato qui). Un po' troppo, francamente, per una storia che non sembra molto complessa e un ennesimo segnale preoccupante per i fan di questo regista. Ora, non è impossibile che una pellicola che venga rinviata/anticipata più volte sia magari un buon film. Ma casi come questo fanno capire che non tutto è andato per il verso giusto. L'idea è che questo avrebbe dovuto essere un semplice thriller (peraltro basato su una storia di Ai confini della realtà, quindi nulla di particolarmente complesso), ma il timore è che Kelly abbia voluto strafare e renderlo qualcos'altro. In generale, un atteggiamento encomiabile in tempi di grande conformismo culturale. Ma visto il momento della sua carriera, forse limitarsi a dirigere il film in maniera precisa sembrava la scelta migliore. Stiamo perdendo un autore originale e interessante? Speriamo proprio di no...