C'era una volta... - La fiaba a intermittenza della ABC (seconda parte)

Ecco la seconda parte del nostro speciale che racconta la storia dell’American Broadcasting Company

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SECONDA PARTE (la prima è disponibile qui)

Poi nel 1990, forse merito di chissà quale congiunzione astrale, ecco il primo vero grande capolavoro della ABC, pietra miliare nella storia della narrazione seriale televisiva. L’8 aprile 1990 viene trasmesso il pilot di Twin Peaks ed esplode il primo vero evento televisivo mondiale. Il “Chi ha ucciso Laura Palmer?” bissa il “Chi ha sparato a J.R.” di Dallas e polarizza l’attenzione mondiale. La serie fonde con sapienza generi televisivi e suggestioni cinematografiche, spalancando nuove potenzialità al mezzo. Purtroppo l’enorme successo della serie si spegne non appena svelato il mistero principale e la serie viene cancellata alla seconda stagione.
Nello stesso periodo il network propone altre tre opere significative: China Beach, drama che segue un campo medico del Vietnam, My So-Called Life, il primo teen drama a mostrare un approccio meno patinato e più sofferente alla vita degli adolescenti (e che lancerà la carriera di Claire Danes) e NYPD Blue, che prosegue il discorso aperto da Hill Street Blues sulla NBC (d’altronde le due serie condividono il creatore, Steven Bochco, e un personaggio, Andy Sipowicz) e sarà il procedurale poliziesco per eccellenza nel corso degli anni ‘90.

È proprio in quel periodo che la fusione ABC-Disney viene completata. Ma ciò non porta sensibili miglioramenti alla salute del canale. Gli ascolti del network cadono in picchiata, almeno fino al 2004. È proprio nel corso di quella stagione che la ABC sforna tre serie che non solo rilanceranno il network, ma che gli permetteranno di entrare di diritto nella golden age della serialità: Desperate Housewives, Grey’s Anatomy e Lost. Quest’ultimo non solo si caratterizza come un punto di non ritorno della narrativa televisiva, unicum al pari del fratellastro Twin Peaks, ma rivoluziona l’intero modo di usufruire un prodotto tv, abbattendo frontiere e continenti e diventando la più grande ossessione seriale di tutto il mondo. Da allora i tentativi di riprodurne la formula sono stati numerosi e fallimentari. Di Lost ce n'è e ce ne sarà uno solo.

Purtroppo da qualche tempo il declino della ABC è ripreso, prima sotto l'aspetto qualitativo, nonostante qualche rara eccezione (Pushing Daisies, Happy Endings, Brothers & Sisters), poi quantitativo. Il crollo vertiginoso risulta ancor più pericoloso perché si dimostra incapace di imporre, a parte alcuni debutti sbalorditivi poi subito sgonfiatisi (FlashForward, V, Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.), nessuna nuova comedy o drama, né di mantenere vitali gli ultimi circoscritti successi (Once Upon a Time, Revenge). Certo, qualche felice parentesi è ancora presente (Modern Family, Scandal), ma nel proporre una linea editoriale random più improntata alla ricerca del favore del pubblico femminile e alla collaborazione industriale interna (ABC Studios-Disney-Marvel), il network non pare nella facoltà di intraprendere una vera ricerca e un reale rinnovamento. Ma, come abbiamo già ribadito più volte, è un appiattimento generale del sistema generalista. Almeno fino al prossimo capolavoro.

Capolavori da recuperare: Twin Peaks, Roseanne, The Fugitive, NYPD Blue, China Beach, My So-Called Life, Lost

Cult di sempre: MacGyver, Moonlighting, Ugly Betty, Love Boat, The Wonder Years, Tre cuori in affitto, Battlestar Galactica, The Six Million Dollar Man, Charlie’s Angels, The Bionic Woman, Happy Days, Mork & Mindy, Desperate Housewives, Pushing Daisies, Louis & Clark: The New Adventures of Superman, Batman, Starsky e Hutch, Dinasty, The Practice, Brothers & Sisters, The Lone Ranger, Zorro, La famiglia Brady, The Addams Family, Growing Pains, Sabrina, The Teenage Witch, Ellen, Spin City

In onda da tenere d’occhio: Modern Family, Scandal, Suburgatory

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