Cento flessioni di muscoli per Rat-Man

Una riflessione sugli eventi di Rat-Con e sul successo degli ultimi vent'anni di Leo Ortolani e di Rat-Man

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Leo Ortolani e Rat-Man sono arrivati a cento. Gli appassionati che sabato hanno partecipato a Rat-Con a Parma, in questo momento hanno in mano il numero con cui Leo anni fa ha promesso di chiudere la serie del Ratto, portando a termine uno dei fumetti comici (e non solo comici) italiani di maggior successo di sempre e uno dei fenomeni editoriali più travolgenti degli ultimi quindici anni.

Tra non molto, recensiremo questo volumetto storico. Nei prossimi giorni, si realizzerà via via sul nostro sito uno speciale sulla convention, con video, fotografie, commenti, personaggi famosi del comicdom e non solo che si sono prestati a giocare con noi di BadComics.it per celebrare al meglio, anche per chi non ha potuto essere parte di quel migliaio circa che è calato in Emilia, il traguardo del centinaio tondo tondo. Abbiamo realizzato delle piccole sorprese che vi abbiamo annunciato un'ora fa e che vi daranno un'idea speriamo precisa dell'atmosfera di entusiasmo e delle tante emozioni della giornata, che si lascerà davvero ricordare dai presenti.

Alla presenza delle istituzioni cittadine, con il patrocinio dell'editore Panini, la partecipazione del vero e proprio popolo di Rat-Man e quella di un artista tra i più influenti della musica e dello spettacolo italiani, nella persona di Stefano Bollani. La passione per l'emblema della sfiga con le orecchie da topo, come l'abbiamo vista manifestarsi a Parma due giorni fa, merita una riflessione. Come mai un fumetto, di fatto, comico ha saputo prendersi un pubblico così ampio e diventare una vera e propria bandiera dell'intrattenimento intelligente in Italia? Non sarà scritto su nessuna intervista a Repubblica o al Corriere, ma gli appassionati del settore lo sanno: Rat-Man piace a un sacco di artisti, a praticamente tutti gli addetti ai lavori, agli universitari, ai giornalisti, a un pubblico dalla cultura personale mediamente alta. Rat-Man piace a tutti, anche a moltissimi che non lo leggono con grande continuità, ma lo apprezzano e ne parlano volentieri.

Rat-Man, in questi vent'anni di carriera, è riuscito in un'operazione non troppo diversa da quella che rese Dylan Dog il fumetto più importante d'Italia (con altri numeri, permessi anche da un diverso editore): riuscire a fondere senza sforzo, con naturalezza onestamente stupefacente, fumetto popolare e fumetto d'autore. Leo Ortolani è uno dei grandi autori di fumetti del nostro paese. Non è detto che riuscirà ad esserlo anche al di là del suo personaggio principale: forse, come Tiziano Sclavi con l'Indagatore dell'incubo, non si scrollerà mai di dosso la maschera da topo, anche se, data la sua fisionomia di scrittore, saremmo sorpresi. Ma è indubbio, secondo noi, che abbia saputo creare un prodotto personalissimo, che ha coinvolto gli appassionati con un umorismo intelligente e allo stesso tempo dirompente, rumoroso, non raffinato, ci viene da dire.

Nelle storie di Rat-Man e nelle risate che ci procura c'è il sangue, come in Dylan Dog. C'è un appello alla pancia del lettore, alla comicità piena, senza i risolini compiaciuti della battutina in punta di penna, da intellettuale che la sa lunga. E il fatto che Leo Ortolani sia riuscito in quest'impresa senza volgarità, senza mai essere crasso, mettendo in evidenza ogni volta i processi narrativi e mentali che lo portano alle sue gag o alle sue soluzioni di sceneggiatura, è una delle chiavi fondamentali del suo incredibile successo e della trasversalità sorprendente del suo pubblico.

Ecco come mai artisti, critici, comici, attori, musicisti, sindaci e assessori possono affermare che "Rat-Man è cultura" o che "è l'emblema di chi non molla mai e alla fine, perseverando contro ogni evidenza, raggiunge il suo obiettivo", che "Rat-Man è l'eroe che c'è dentro ogni persona comune", senza far ridere nessuno, questa volta. Che sia la sua vena scopertamente metafumettistica, o che siano i meccanismi narrativi spiccatamente cinematografici, è stato in grado di mettere assieme livelli alti e bassi di fumetto come pochissime altre opere del panorama internazionale.

Un merito che BadComics.it celebra da oggi e nei prossimi giorni con questo speciale, che si animerà di contenuti sempre maggiori. Respirate assieme a noi l'atmosfera davvero emozionante di Rat-Con.

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