Castlevania su Netflix, un'occasione d'oro per la serie e per Konami

Una serie animata dedicata a Castlevania arriverà su Netflix nel 2017, potrebbe rappresentare un'ottima ripartenza per la saga e per Konami

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Dov'è Castlevania, si chiede da tempo il videogiocatore, soprattutto quello con qualche annetto sulle spalle, perché, si sa, la serie Konami è da un bel po' in disarmo, e perché i suoi appassionati più feroci probabilmente hanno trent'anni e più. Castlevania: Lords of Shadow in realtà ne aveva riabilitato il nome anche presso il grande pubblico, mentre i suoi irriducibili continuavano a godere delle sue iterazioni portatili, ma la riuscita solo parziale del suo seguito, i due anni passati dalla sua uscita e la totale mancanza di informazioni da parte di Konami riguardo il futuro del franchise hanno messo temporaneamente in un angolo quella che è una delle saghe che fa parte della storia videoludica.

Ecco, Konami, molti vedono nella stessa compagnia giapponese il grosso problema, la additano come il grande malato del mercato giapponese, perché se Square Enix, Bandai Namco e tutto sommato anche Capcom continuano a viaggiare a gonfie vele Konami sembra essere in riassestamento, che passa dall'allargamento verso altri business (pachinko su tutti, ma anche mobile). La cattiva gestione dell'affaire Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e dell'interruzione del rapporto lavorativo con Hideo Kojima hanno fatto sì poi che tali commentatori ponessero sull'azienda nipponica la classica croce: ciao Konami, addio Konami. Considerazioni premature di certo, ma che la compagnia sia una sorta di limbo è indiscutibile.

[caption id="attachment_168447" align="aligncenter" width="600"]Super Castlevania IV screenshot L'essenza di Castlevania in un'immagine[/caption]

Ecco quindi come la notizia dell'arrivo su Netflix di una serie animata dedicata a Castlevania possa essere considerata come una scossa, quella scintilla necessaria a testimoniare l'essere ancora in attività di Konami, ma soprattutto la sua volontà di credere ancora in una serie che avrà bisogno di una ripartenza, perché con Castlevania: Lords of Shadows 2 la storia di Gabriel Belmont si è definitivamente conclusa. I fatti dunque: quattro episodi da trenta minuti ognuno, che racconteranno le gesta dell'ultimo membro del clan Belmont, composto da cacciatori di vampiri e ormai caduto in disgrazia. Il nemico sarà Dracula stesso, la cui minaccia grava sull'est Europa, avviato verso l'estinzione. Le premesse sono ottime, c'è spazio per molteplici linee narrative, sia quelle legate alla vicenda principale sia, per esempio, correlate al passato della famiglia Belmont. Anche la scelta del protagonista pare ottima, perché Castlevania è prima di tutto la storia dei Belmont, con buona pace degli Alucard e dei Soma Cruz.

"c'è qualcosa in Castlevania che va oltre il raffinato gameplay, le atmosfere gotiche, le colonne sonore eccezionali, ed è il fascino che esercita il racconto di uomini condannati all'eroismo"

Anche la composizione del team creativo che ci occuperà della serie convince. Se ne occuperà Frederator Studios, che ha nel curriculum robetta come Adventure Time, che realizzerà quanto scritto sulla sceneggiatura di un altro grosso calibro, Warren Ellis, fumettista e scrittore di indubbio talento, affiancato nella produzione della serie da Kevin Kolde, Fred Seibert e Adi Shankar. Ecco, Ellis al timone lascia sperare per una produzione dai toni maturi, profondi, e d'altronde non potrebbe essere altrimenti, visto l'età anagrafica di quello che è lo zoccolo duro degli appassionati. Non vogliamo minimanente pensare all'ipotesi che la serie animata possa essere un trampolino per una versione particolare, lontana dalle sue atmosfere tradizionali, di Castlevania.

[caption id="attachment_168448" align="aligncenter" width="600"]Castlevania: Symphony of the Night screenshot La battuta che tutti vogliamo sentire anche nella serie[/caption]

Nell'attesa quindi che Konami decida di dare una nuova iterazione videoludica alla saga degli ammazzavampiri potrebbe essere quindi la serie Netflix a soddisfarne le esigenze. O, qualora dovesse venire particolarmente bene, cosa che ci auguriamo profondamente, a renderle ancora più impellenti, perché, lo sa l'appassionato, c'è qualcosa in Castlevania che va oltre il raffinato gameplay, le atmosfere gotiche, le colonne sonore eccezionali, ed è il fascino che esercita il racconto di uomini condannati all'eroismo, a contrastare un male che sanno prima o poi potrebbe ritornare, in un ciclo che pare non avere fine.

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