Cara, insopportabile Tess, l’erculea fatica di Nicolas Cage

Cara, insopportabile Tess è un film che sfida Nicolas Cage ad andare oltre i suoi limiti e non sbroccare malissimo

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Cara, insopportabile Tess è il settimo capitolo del nostro viaggio allucinante nella carriera di Nicolas Cage che abbiamo deciso di intraprendere mentre aspettiamo l’uscita di The Unbearable Weight of Massive Talent. Trovate tutti i capitoli dello speciale a questo link.

Il film.

Cara, insopportabile Tess è una commedia che arriva alla fine di un periodo breve ma glorioso per i Servizi Segreti americani e in particolare per la loro presenza al cinema, periodo inaugurato probabilmente da Guardia del corpo (o da A spasso con Daisy, in un certo senso) e culminato nella collaborazione con Wolfgang Petersen per Nel centro del mirino. Tess arriva un po’ dopo, sull’onda lunga del successo dei film dove una persona debole e indifesa viene messa sotto la protezione di un incorruttibile agente segreto disposto a prendersi una pallottola nel petto per suddetta persona. Ovviamente lo spunto può essere declinato in tutti i modi possibili: Cara, insopportabile Tess punta sulla commedia più pura, solo in parte macchiata da un po’ d’azione sul finale, e punta in particolare sul rapporto tra la protagonista eponima interpretata da Shirley MacLaine e il capo del suo detail – Nicolas Cage, ovviamente.

Il cast.

Su Shirley MacLaine non c’è molto da dire: è un mito, una leggenda, un premio Oscar, una collezionista di premi in generale, un’esperta di metafisica. Oltre a lei spicca, con il senno di poi, la presenza di Richard Griffiths, un attore straordinario che oggi è ricordato dalle masse  soprattutto per essere stato lo zio Vernon negli Harry Potter. Un ruolo centrale ce l’ha anche Austin Pendleton, grandissimo caratterista che anche qui non si smentisce, interpretando il buffo e apparentemente innocuo autista di Shirley MacLaine. Come fa notare lo stesso Nicolas Cage in una scena del film, nel cast non ci sono donne – cioè, una c’è, ma compare sporadicamente e sempre come tappezzeria.

Il regista.

Scomparso nel 2018, Hugh Wilson è un nome che probabilmente non vi dirà granché a meno che non abbiate la passione per i nomi, ma che vi dirà tantissimo nel momento in cui vi spieghiamo che è stato il regista di Scuola di polizia, il primo, il migliore. L’altra opera per cui è ricordato è Il club delle prime mogli, ma noi ci permettiamo di segnalarvi anche la parodia western Addio vecchio West, con Tom Berenger. Se invece volete farvi del male, Sbucato dal passato, commedia romantica-sci-fi con Brendan Fraser e Alicia Silverstone, è un ottimo modo per provocarsi dolore.

Di cosa parla.

Tess Carlisle è la vedova dell’ex presidente degli Stati Uniti. Vive da sola nella sua villa in Ohio, o meglio ci vive insieme alla servitù e a una squadra dei servizi segreti capitanata da Douglas  Chesnic. Quando i tre anni di servizio di Doug scadono, Tess telefona al Presidente in persona per chiedergli di riavere Doug anche per i successivi tre anni. Doug, che ha avuto modo di esperire quanto Tess sia ingestibile e insopportabile, vorrebbe rifiutare, ma come si fa a dire di no al Presidente degli Stati Uniti d’America (che ha la voce del tuo stesso regista, peraltro)? Comincia così per Doug un secondo giro all’Inferno, durante il quale però ovviamente le cose cambieranno, i due impareranno a conoscersi meglio e forse anche a rispettarsi, e in generale tutto quello che vi aspettate succeda in un film con questi presupposti.

E Nicolas Cage che fa?

Di tutto per non sbroccare. Cara, insopportabile Tess è un film estremamente semplice: non ci sono grossi conflitti o situazioni da risolvere, solo una tizia impossibile da gestire e allergica alle regole e all’autorità, e un tizio che dovrebbe proteggerla ma potrebbe non avere la forza d’animo necessaria a sopportarla. Quasi ogni scena è una scusa per prendere Nicolas Cage e metterlo a confronto con una Shirley MacLaine deliziosamente insostenibile, e costringerlo a mantenere il contegno e la dignità che si richiedono al suo ruolo.

Questa semplice frizione è sufficiente a fare tutto il film. Nel 1994 Cage era già noto per i suoi eccessi e i suoi momenti di overacting selvaggio, e l’idea di affibbiargli un ruolo che prevede esclusivamente di non reagire alle provocazioni e di non perdere la testa è geniale. È come se tutto il film fosse una sfida all’attore di scene come questa: la sceneggiatura lo spinge ogni volta a lasciarsi andare, e poi tira il guinzaglio e lo obbliga a darsi un contegno. E lo sforzo è evidente sul suo volto – è chiarissima la voglia che Cage ha di urlare fortissimo e di regalarci almeno un minuto di delirio indimenticabile. Ma non può: è questo, insieme a Shirley MacLaine, il vero segreto del successo di Cara, insopportabile Tess.

Cage-o-meter: quanto Nicolas Cage c’è in questo film da 1 a 10?

Sulla base di quanto detto sopra, il voto è contemporaneamente un 1 e un 10.

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