Captain America: New World Order, cosa ci aspettiamo da Sam Wilson e dal film?
Con Captain America: New World Order che tipo di minaccia dovrà affrontare Sam Wilson? E che eroe deve diventare? Ecco alcune ipotesi
Prendiamo in prestito parole spesso sulla bocca negli ultimi mesi dalla Distinta Concorrenza (come Stan Lee chiamava la DC Comics) “le gerarchie di potere stanno per cambiare”. Sta arrivando un New World Order nel Marvel Cinematic Universe, un nuovo ordine mondiale che darà filo da torcere a Captain America.
Finalmente. Perché il personaggio è stato a lungo sulla griglia di partenza “nascendo” come Captain America ben due volte. La prima ricevendo lo scudo direttamente da Steve Rogers, la seconda lungo tutta la serie a lui dedicata: The Falcon and the Winter Soldier. Un po’ come ha fatto il Cap originale, con una prima origine durante la guerra e una seconda nell’epoca contemporanea.
Improbabile che il titolo del quarto film venga sostituito in corsa per mantenere segreto l'argomento. Va però rilevato che si tratta di uno dei più generici e apparentemente lontani dai fumetti mai adottati nell’MCU. Si è voluto probabilmente lasciare agli sceneggiatori il campo libero per stupire con contenuti e temi nuovi. Ci si aspetta però un forte continuità con il passato del franchise. La serie Disney Plus in cui l’ex Falcon condivideva la scena con il Soldato d’Inverno si è infatti occupata direttamente del post Blip e dei cambiamenti in corso nella società americana raccontata in questi film. La direzione sembra essere in continuità.
Cosa sta diventando l’universo Marvel?
Ci mettiamo nei panni degli sceneggiatori. Negli inizi dalla Multiverse Saga molto sta cambiando rispetto alla fine della saga dell'infinito. A partire dalla quantità di pericoli globali. Pare che si dovrà avere ancora un po’ di pazienza prima di vedere i mutanti sul grande schermo. Però si stanno moltiplicando esponenzialmente le persone dotate di superpoteri. Ogni tentativo di regolamentare la popolazione superumana è stato vano, e il vuoto di 5 anni con il rapido ritorno di metà della popolazione ha creato un problema di confini e sovraffollamento.
Sappiamo che Tim Blake Nelson tornerà per interpretare Il Capo (The Leader), un personaggio legato soprattutto a Bruce Banner, legato nei fumetti alla scoperta della creazione di Red Hulk. Il parco di villain di Captain America è in effetti già stato ampiamente esplorato. Il teschio rosso sembra avere già dato tutto, Crossbones, Zola e Von Strucker sono morti e il Barone Zemo ha già avuto abbondante spazio. È logico quindi andare a cercare altrove, servendosi proprio delle infinite possibilità dell’universo condiviso. E poi chissà, magari la già citata Serpent Society potrebbe apparire proprio in questo film.
Complotti, tradimenti e un nuovo governo?
La teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale fa riferimento a un gruppo di potere oligarchico che cerca in segreto di ottenere il dominio del mondo. Artefici del complotto sono diverse organizzazioni, tra cui… gli Illuminati.
È chiaro che il parallelismo tra la società segreta e il gruppo Marvel che ha esordito al cinema con Doctor Strange nel multiverso della follia è solo nel nome. Ai più attenti non sarà sfuggito il particolare ordine di arrivo dei film. Subito dopo Captain America: New World Order è previsto infatti Thunderbolts, il supergruppo dalla morale discutibile. Nei fumetti la celebre run Dark Reign portava Norman Osborn e i villain al governo, accedendo ai segreti dello SHIELD e occupandosi della sicurezza globale. Che sia questa la serie che ispirerà gli eventi del film e il nuovo ordine mondiale? È lecito pensare che ci sia un legame tra questi due film, magari proprio a livello di conseguenze "politiche".
Potrebbero essere i principali leader delle organizzazioni criminali gli Illuminati di questo universo. A tal proposito ha fatto scalpore proprio l’assenza del Barone Zemo dalla prima concept art diffusa in occasione del D23 Expo. Che sia usato nuovamente come una figura che opera dietro le quinte?
Captain America: un nuovo leader
Non è più tempo di fare lunghi (!) discorsi. Per Sam Wilson è ora di passare dalle parole ai fatti. Qualunque sia l’assetto dei villain o la storia, non c’è altra possibilità per il film che costruire un nuovo Captain America molto più umano. Sam Wilson non ha superpoteri, nessun siero a contribuire alla sua forza. Dopo avere capito che il suo ruolo è diverso da quello di Steve Rogers, che deve parlare a un popolo diverso e in un modo diverso, ora dovrà trovare un modo di fare i conti con la sua debolezza.
Si può ispirare grandi cose e affrontare giganti cospirazioni anche dal basso. Un leader in una lotta come quella di Davide contro Golia. Eppure non così distante dall’occasione in cui è stato pronunciato per la prima volta “Avengers uniti”. Cioè quando le probabilità di successo erano tutte a sfavore.
Chissà se, con ben due film crossover in arrivo, sarà lui a riunire le nuove generazioni o il compito sarà affidato a supereroi più mistici e multiversali. Molto dipenderà probabilmente dall'affetto che il film riuscirà a rinnovare verso il personaggio.
Presumibilmente il nuovo film di Captain America riporterà a un livello molto più terreno lo scontro. Si ritornerà alle atmosfere da thriller politico allontanandosi dallo spazio profondo e dalle magie. Se ne sentiva il bisogno.
Captain America riscriverà l'MCU?
Di solito ad ogni capitolo della trilogia di Steve Rogers l’MCU veniva profondamente riscritto. Il primo è stato praticamente un prologo agli Avengers. The Winter Soldier ha distrutto lo SHIELD. Civil War ha permesso a Thanos di incontrare degli eroi divisi.
La speranza è che ancora una volta questo franchise contribuisca a rinfrescare tutte le altre trame cambiando lo status quo in una maniera magari insignificante per il grande pubblico, ma radicale per i fan.
Non avrà un compito semplice. Quando Steve Rogers è arrivato per la prima volta in sala c’era tutto ancora da costruire e nessuna nostalgia con cui fare i conti. Sam Wilson vive quello che è descritto nella serie dentro e fuori lo schermo. Non è più un eroe a stelle e strisce che unisce. L'opinione pubblica è divisa, non tutti lo accettano come autorità. Non è un paragone facile quello con Rogers, nemmeno un’eredità che qualcuno vorrebbe cercarsi. Ma lo scudo ormai è in quelle mani.
Se abbiamo grossomodo la certezza che i buoni alla fine ce la faranno in qualche modo, sarà interessante scoprire se il nuovo ordine della Marvel riuscirà ad emozionare ancora e a dare nuove ragioni per affezionarsi alla nuova generazione. La bandiera è la stessa. Tutto il resto cambia.